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Criminalità informatica: il DDL arriva al Parlamento francese. I senatori propongono di sostituire il taglio della linea internet con una multa

Francia


Dibattito aperto in Francia sul disegno di legge che riguarda la criminalità informatica. Ieri il senato ha nuovamente provocato il governo, proponendo in Commissione Affari culturali la sostituzione della norma più controversa, che prevede la sospensione della connessione internet per chi è colpevole di aver più volte scaricato illegalmente dal web, con una “multa”.

Una misura, quella del taglio della linea internet, fortemente voluta dall’esecutivo francese, come ha recentemente ribadito il Ministro Christine Albanel, che già davanti alla proposta di una sospensione parziale del servizio aveva spiegato che si corre il rischio di “…ridurre l’effetto dissuasivo dei provvedimenti“.

La Commissione aveva anche proposto di aggiungere la possibilità di una “sanzione alternativa“, che consentirebbe di mantenere per gli utenti in torto alcuni servizi come la messaggeria.

 

Stasera l’Assemblea comincerà il dibattimento sul testo di legge e già si attendono duri scontri.

 

Le nuove disposizioni prevedono l’istituzione di un’Alta Autorità amministrativa, l’Hadopi, che avrà il compito di dissuadere gli internauti dallo scaricare illegalmente dal web opere (musica, film, fiction…), con l’invio dapprima un avviso per eMail, successivamente di una raccomandata e infine sospendendo provvisoriamente l’abbonamento a internet (da un mese a un anno).

 

Tra i 27 emendamenti adottati, la Commissione del senato ha spiegato d’aver preferito “…proporre una multa invece del taglio della linea per assicurare giuridicamente una risposta graduale e poi per evitare la creazione di un archivio con la lista degli utenti sospesi“.

 

La Commissione è, infatti, del parere che un simile provvedimento “…inficerebbe il principio dell’uguaglianza dei cittadini, specie di quelli delle zone rurali che non possono essere privati del telefono per via della sospensione della linea internet”.

Aggiungendo che “…Il sistema di sanzione amministrativa si applicherebbe invece senza discriminazione e consentirebbe l’accesso ad alcuni servizi ‘essenziali’ come la banda larga. Oltre a sembrare più adatto a rispondere al pregiudizio economico che rappresenta la pirateria”.

La sanzione, ha ancora precisato la Commissione, sarebbe “maggiorata” nel caso in cui l’opera piratata è “disponibile con un’offerta legale“, per poi risarcire gli aventi diritto.

“…La risposta graduale sarebbe così più efficiente e giusta“, ha commentato Bruno Retailleau della Commissione.

 

Sempre per cercare “l’equilibrio”, la Commissione ha suggerito di mettere in primo piano la necessità di sviluppo dell’offerta legale online che è la controparte del dispositivo anti-pirateria.

 

I senatori francesi propongono in particolare di fissare un “quadro giuridico” per gli impegni presi dai professionisti in materia di revisione e “cronologia dei media” (le regole che fissano l’uscita di un film prima in sala, poi in Dvd e in VoD).

“Scopo fondamentale di questo progetto di legge di salvare la produzione”, minacciata dalla criminalità informatica, ha detto senza mezzi termini il presidente della Commissione Jacques Legendre.

“Alcuni settori ci fanno sapere di avere grosse difficoltà e altri grandi paure”, rispetto alla crisi del settore, da qui la necessità di rapide soluzioni.

 

 

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