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Se c’è chi è capace di inviare un sms mentre sta sciando o andando a cavallo, come ci si può stupire ancora vedendo che c’è chi lo fa mentre sta guidando un’automobile?
Sarebbe stata proprio la distrazione del telefonino, ad esempio, a provocare il mese scorso in California un terribile incidente ferroviario in cui hanno perso la vita 25 persone.
Secondo gli inquirenti, infatti, se il conducente non fosse stato impegnato in un fitto scambio di sms, avrebbe notato sicuramente il segnale di arresto che avrebbe impedito la collisione fatale con un treno merci vicino Los Angeles.
Malgrado il rischio evidente che l’utilizzo del cellulare alla guida comporta, sono tantissime le persone che imperterrite digitano sulla tastiera del telefonino nei momenti più improbabili o rischiosi: secondo una ricerca della società texana Neverfail, ad esempio, il 77% degli americani ammette di aver usato il cellulare alla guida di un veicolo.
Il 41% degli intervistati ha confessato di non aver rinunciato a mandare un sms sciando, andando a cavallo o in bicicletta.
Lo studio Neverfail sostiene che nel corso dei prossimi anni la percentuale di impiegati che utilizzeranno apparecchi mobili forniti dall’azienda passerà al 40% rispetto all’attuale 25%.
“In un contesto di crisi economica – ha sottolineato l’analista Michael Osterman – i dipendenti potrebbero sentirsi chiamati a utilizzare ancora di più il telefonino per far fronte a responsabilità lavorative accresciute”.
Dalla ricerca risulta inoltre che i maniaci dei messaggi di testo non desistono neanche durante un tete-a-tete romantico (11%), in bagno (79%) o a un funerale (16%).
Ma certo queste sono situazioni poco consone ma non tali da mettere in pericolo la vita di altre persone.
Negli Stati Uniti, l’abitudine di scrivere un sms dal cellulare o leggere una mail dal blackberry mentre si è alla guida è un fenomeno tanto diffuso che nello Stato di Washington è stata varata lo scorso anno una legge per mettere al bando la pratica del “D.W.T.”, ossia il ‘driving while texting’, la guida col cellulare.
Chi viene ‘beccato’ con le mani sulla tastiera del telefonino invece che sul volante rischia una multa di 101 dollari.
A essere illegale, infatti, non è tanto il fatto di parlare al cellulare senza auricolare – cosa che in diversi Stati Usa non è ancora bandita con una legge specifica – quanto di dedicarsi ad attività più diversificate come la scrittura di un messaggio o di una mail e il relativo invio, col rischio di non vedere uno stop o il semaforo rosso e provocare seri incidenti.
Esistono moltissimi studi a riprova del fatto che usare il cellulare mentre si sta guidando comporta un rischio elevato di provocare un incidente: è appurato che una distrazione di soli due secondi a 100 km/h fa percorrere alla nostra macchina 56 metri prima di percepire un ostacolo, poi fra tempo di reazione (un secondo) e frenata in condizioni ottimali ne servono altri 71. Totale 127 metri prima di riuscire a fermare il veicolo.
È noto, inoltre, che usare il cellulare mentre si è alla guida provoca un ‘invecchiamento’ delle capacità di reazione: in sostanza, se un ragazzo di 20 anni si mette al volante parlando al cellulare, i suoi tempi di reazione sono gli stessi di un guidatore di 70 anni senza cellulare. È come subire un invecchiamento immediato, dicono gli esperti.
Ricordiamo inoltre che, secondo uno studio dell’ISS – Istituto Superiore di Sanità (Franco Taggi) – il rischio relativo per chi utilizza il cellulare è pari a 4. Cioè chi guida utilizzando il telefonino (anche con l’auricolare o il viva voce), ha 4 volte più probabilità di rimanere coinvolto in un incidente rispetto a chi non lo utilizza.
Lo studio, informa quindi che il degrado della capacità di guida determinato dall’uso del cellulare è simile a quello indotto da un’alcolemia del conducente intorno a 80mg/100ml (il limite legale in Italia è pari a 50mg/100ml).
E una ricerca americana conferma: l’uso del cellulare in macchina, anche se si utilizza l’auricolare o col Bluetooth, è pericoloso almeno quanto guidare ubriachi, se non addirittura di più.
I ricercatori Usa hanno esaminato le reazioni di 40 volontari in 4 condizioni di guida diverse: utilizzando un cellulare, utilizzando un auricolare, con una percentuale dello 0,08 per cento di alcol e senza alcuna distrazione o indebolimento dell’attenzione relativo a cause esterne. Tre dei partecipanti allo studio hanno tamponato la macchina che li precedeva: tutti e tre stavano parlando al cellulare e nessuno era ubriaco, hanno spiegato i ricercatori.
“Le reazioni delle persone che parlano al telefonino sono più lente, il loro atteggiamento verso i pericoli più comuni – come per esempio un’altra automobile che giunge all’improvviso o un tamponamento – è apatico. E non c’è alcuna differenza tra chi usa l’auricolare e chi no”.
“In entrambi i casi i sensi del guidatore sono indeboliti – ha spiegato il docente di psicologia David Strayer – è, quindi, inutile approvare leggi che affermino implicitamente che usare l’auricolare è più sicuro”.
Per rendersi conto da soli, basta fare un semplice esperimento: alla fine di una telefonata di qualche minuto, cercate di ricordare qualche particolare significativo del tratto di strada percorso. Il vostro cervello non lo ha assolutamente percepito. Forse non ricorderete neppure le località attraversate, o i caselli, o gli incroci.
Insomma, anche se ci sentiamo i guidatori più esperti del mondo, il cellulare è meglio spegnerlo mentre si sta guidando.