Francia
Occupato a preparare il prossimo summit internazionale sulla crisi finanziaria, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha incaricato Eric Besson, Segretario di Stato responsabile dello Sviluppo dell’economia digitale, di presentare l’atteso piano ‘Numérique 2012’, composto da 154 misure volte a permettere a tutti i francesi di accedere a internet a banda larga.
Attualmente, infatti, 18 milioni di famiglie francesi accedono a internet, di cui 16,7 milioni a banda larga: circa 1,5 milioni di francesi sono dunque tagliati fuori dalle reti ad alta velocità.
Si tratta di un piano “ambizioso” che “può e deve essere un acceleratore della crescita” e rappresentare “una delle risposte alla crisi” finanziaria in atto, ha dichiarato Besson, convinto del fatto che “l’economia digitale è il principale fattore di crescita della competitività nelle economie sviluppate”.
Al pari delle reti elettriche e delle autostrade, “internet a banda larga – ha aggiunto – è un servizio essenziale per i cittadini”, ma allo stato attuale in Francia gli investimenti nel settore sono due volte inferiori che negli Usa e tre volte inferiori rispetto ai Paesi del nord Europa.
Besson ha quindi lanciato un appello alle candidature per la fornitura “di una prestazione di accesso universale a internet ad alta velocità a partire dal 2010″ .
L’obiettivo è di permettere a tutti i francesi di dotarsi di una connessione internet a banda larga a un prezzo inferiore ai 35 euro al mese, ma anche di diffondere la connettività nelle scuole elementari entro 5 anni.
Attualmente, ha spiegato infatti Besson, il livello di dotazione tecnologica delle scuole è insufficiente e ci sono soltanto 8 Pc per 100 alunni.
Riguardo invece le reti NGN in fibra ottica, Besson ha ricordato che la Francia ha destinato 10 miliardi di euro in 10 anni per connettere 4 milioni di abitazioni entro il 2012.
Besson ha fatto riferimento anche all’assegnazione della quarta licenza mobile 3G, per la quale verrà lanciato un appello alle candidature nel corso del primo trimestre 2009.
“I criteri di selezione favoriranno in particolare i candidati new entrant o gli operatori già attivi, che proporranno le migliori condizioni agli operatori mobili virtuali”, ha spiegato Besson, sottolineando che “non si tratta né di imporre né di escludere un quarto operatore” e smentendo quindi le notizie di stampa che davano per certo un abbandono del progetto di assegnare una nuova licenza.
Attualmente sono tre le licenze 3G assegnate: a Orange (France Télécom), SFR e Bouygues Telecom.
Il segretario di Stato ha quindi annunciato altre misure quali il lancio nel 2009 della carta d’identità elettronica, “uno strumento ultra-sicuro che permetterà di dimostrare la propria età su internet e rafforzare, dunque, la fiducia nel commercio elettronico”.
Gli usi della carta potranno essere molteplici, ma l’obiettivo principale è quello di abilitare la partecipazione dei cittadini a grandi consultazioni nazionali e di realizzare “una democrazia più ricca di dibattiti”.