Europa
Anche Nokia, leader mondiale tra i produttori di cellulari, risente della crisi finanziaria in corso: gli utili della società finlandese sono scesi del 30% a 1,09 miliardi di euro rispetto a 1,56 miliardo dello scorso anno, la quota di mercato è scesa al 38%, giù di due punti rispetto a tre mesi fa.
Il fatturato si è attestato a 12,2 miliardi di euro, il calo del 5,1% rispetto ai 12,9 miliardi dell’anno precedente, ma al di sopra delle previsioni degli analisti e l’utile per azione è passato da 40 a 29 centesimi di euro a fronte di stime per 31 centesimi, anche se su base operativa il risultato è in linea il consensus degli analisti di 33 centesimi.
A pesare sui risultati, la riduzione dei prezzi dei telefonini: ne sono stati venduti 117,8 milioni – al di sotto delle attese di 120 milioni – a un costo medio di 72 euro. Ma anche la sempre più forte concorrenza di player quali RIM (BlackBerry) e Apple (iPhone) nel segmento degli smartphone.
Le prospettive per il futuro, tuttavia, non sono così fosche: secondo l’amministratore delegato del gruppo, Olli-Pekka Kallasvuo il mercato si riprenderà nel quarto trimestre e anche Nokia potrà recuperare parte della market share perduta negli ultimi mesi, grazie alle sue dimensioni globali e a un portfolio prodotti estremamente variegato. Elementi che, ha sottolineato Kallasvuo, “rappresentano un punto di vantaggio nell’affrontare la crisi”.
La società conta di poter recuperare terreno grazie anche ai nuovi servizi quali Comes With Music: lanciato oggi sul mercato britannico, il servizio permette a chi acquisterà un cellulare compatibile, di scaricare musica gratis per un anno da un catalogo di circa 6 milioni di brani.
L’accesso è illimitato e le tracce scaricate possono essere conservate e trasferite anche sul computer.
Entro la fine di questo trimestre, Nokia lancerà anche il suo primo modello touch-screen, il 5800 Express Music, che comunque uscirà un po’ in ritardo rispetto alla concorrenza.
Per l’intero 2008, il mercato globale dovrebbe crescere del 10,5% a 1,26 miliardi di unità contro 1,14 miliardi del 2007.