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C’è molta attesa tra gli investitori per i risultati del terzo trimestre dei maggiori produttori di cellulari, che mostreranno in che misura la crisi finanziaria globale ha colpito le spese dei consumatori in questo comparto, aiutando a valutare cosa accadrà durante il periodo degli acquisti natalizi.
Ad aprire le ‘danze’, sarà giovedì
I produttori di telefonini hanno già iniziato ad avvertire l’impatto del rallentamento dell’economia con il calo delle vendite in Europa, che però è stato finora bilanciato dal boom della domanda nei mercati emergenti.
La domanda cruciale, secondo l’analista di eQ, Jari Honko, è: “quanto ha rallentato la domanda dei consumatori e che cosa accadrà alle vendite di Natale”?
Negli ultimi anni, i volumi di vendita del quarto trimestre hanno registrato un balzo medio del 15% o più rispetto al trimestre precedente per la corsa all’ultimo gadget che si scatena a Natale sui mercati occidentali. Ma per quest’anno la crescita sarà probabilmente modesta.
Gli analisti prevedono, in media, una crescita del 12% nel quarto trimestre rispetto ai tre mesi precedenti.
Più fosche le previsioni per il 2009: alcuni analisti hanno tagliato di oltre la metà le stime sulla crescita del mercato dei cellulari, sostenendo che le sempre più forti preoccupazioni economiche manterranno le spese su livelli molto frugali.
In media si attende una crescita dei volumi pari a circa il 6,7%, quando appena tre mesi fa le previsioni erano di una crescita del 7,5%. La crescita annuale, negli ultimi anni è stata ben oltre il 10%.
“Quello di quest’anno sarà un Natale impegnativo per molte famiglie, pertanto attendiamo un relativo spostamento del mix di prodotti, visto che i consumatori cercheranno regali più economici”, ha spiegato Neil Mawston di Strategy Analytics.
Per Merrill Lynch, le vendite di cellulari nel 2009 subiranno addirittura una contrazione del 5%.
I dirigenti dell’industria hanno spesso dichiarato che i cellulari saranno l’ultima cosa a cui la gente rinuncerà per risparmiare ma questo dato, secondo gli analisti, proteggerà gli operatori, non i costruttori.
“I consumatori taglieranno molti altri elementi della spesa prima di annullare un contratto telefonico, ma questo non si applica ai telefonini stessi”, ha spiegato un analista Merrill Lynch in una nota.
Altri analisti sono più ottimisti: “si attendono rallentamenti nei consumi, ma il settore mobile finora si è dimostrato piuttosto resistente”, ha dichiarato Choi Jae-Hyun di Tong Yang Securities.
“Sul versante dell’elettronica di consumo, invece, non si sono ancora registrati segni di rallentamento. Il quarto trimestre, pare, sarà stabile rispetto al precedente”, secondo l’analista Hannu Rauhala.
Nokia dovrebbe riportare, secondo le previsioni, una contrazione dell’eps del 20% a causa del calo del prezzo medio di vendita dei cellulari, mentre le coreane LG e Samsung dovrebbero continuare a mostrare numeri forti, anche se i margini dovrebbero essere leggermente inferiori ai livelli registrati nel corso della prima parte di quest’anno.
A soffrire dovrebbe essere soprattutto il segmento dei telefonini di fascia media dal momento che i consumatori puntano su modelli economici, mentre gli operatori tentano di stimolare la vendita di quelli più costosi con sovvenzioni sull’acquisto.
I produttori che hanno sempre puntato su questa fascia – come Motorola e Sony Ericsson – potrebbero dunque pagare il prezzo più alto.