Network delle Autorità del Mediterraneo: Calabrò apre i lavori e parla delle nuove sfide dell’audiovisivo  

di Raffaella Natale |

Italia


Corrado Calabrò

Aperti a Reggio Calabria i lavori del Mediterranean Network of Regulatory Authorities (MNRA) che raggruppa i Regolatori indipendenti nel settore audiovisivo dei Paesi del Mediterraneo. La presidenza del Network per il 2008-2009 è assunta da Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni.

 

Il Network, che si svolge annualmente a turno nei Paesi ospitanti, ha l’obiettivo di rafforzare i legami storici e culturali dei Regolatori indipendenti del bacino del Mediterraneo e tracciare delle linee di azione comune sui temi legati alla regolamentazione dell’audiovisivo. L’importanza del Network ha coinciso con la nuova presa di coscienza, dopo la Conferenza di Barcellona del 1995, del fondamentale ruolo, culturale e politico, del Mediterraneo nel contesto europeo.

 

L’audiovisivo – si legge in una nota stampa – svolge un’influenza significativa sui costumi, sul modo di pensare, sulla caratterizzazione della società, nonché per la conoscenza reciproca tra i popoli e per la diffusione di valori condivisi.

 

Per questo, nella conferenza di Barcellona, la linea d’azione “società e cultura” è stata individuata come uno degli assi portanti del dialogo e della cooperazione con e fra i Paesi mediterranei. Al meeting di Reggio Calabria , che viene identificata come il centro esatto del Mediterraneo, in passato una delle più antiche colonie greche in Italia ed uno dei centri politici più fiorenti della Magna Grecia, partecipano i Paesi membri del Network e saranno presenti come osservatori altri Paesi che si mostrano interessati a entrare a far parte del Network, per cui questo si prospetta tendenzialmente come la sede d’incontro dei Regolatori indipendenti dell’audiovisivo dell’intera area mediterranea. Attualmente il Network è costituito da 18 Regolatori.

 

Ed è proprio alle Authorities che Calabrò si rivolge, sostenendo nel discorso di apertura dei lavori che “…oggi sono chiamati a riflettere sulla cultura della regolamentazione e sulle nuove sfide che dobbiamo affrontare in un periodo di grandi trasformazioni nel settore audiovisivo, caratterizzato da una fase di passaggio nella quale i contenuti audiovisivi sono veicolati attraverso una molteplicità crescente di piattaforme trasmissive”.

“…Sono veramente lieto di darvi – ha proseguito Calabrò rivolto ai rappresentanti dei Regolatori – il benvenuto in Italia a nome mio personale e dell’Autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni”.

 

“…Con la ripresa del processo di Barcellona, e il riconoscimento della memoria ‘mediterranea’ dell’Europa che, nata e sviluppatasi nel Mediterraneo, ha qui il suo baricentro culturale fondamentale, il ‘Mare Mediterraneo’ è richiamato al suo ruolo primario di mare che, pure essendo ‘in mezzo alle terre’, non divide, ma fa da ponte – ha osservato Calabrò – tra civiltà diverse e tra memoria e futuro; la valorizzazione del bacino del Mediterraneo è oggi riconosciuta come condizione essenziale affinché tutta l’Europa possa affermare il proprio ruolo attivo nello scenario mondiale rilanciando i suoi valori fondamentali”.

 

Calabrò ha poi sottolineato che le Autorità aderenti al Reseau hanno da sempre riconosciuto l’importanza strategica del Mediterraneo ed hanno basato le loro relazioni su un’aperta collaborazione e su un dialogo interculturale tendente al rispetto della giustizia e dei diritti umani.

“…E’ intorno al Mediterraneo – ha detto – che sono nate le grandi civiltà che hanno formato le culture dell’Europa, dei Paesi rivieraschi e di quelli dell’entroterra. Esso ha rappresentato nei secoli il tramite principale per lo scambio interculturale e per i flussi commerciali tra l’Europa, il Nord-Africa ed il Medio-Oriente”.

 

“Le Autorità aderenti al nostro Reseau – ha aggiunto Calabrò – hanno da sempre riconosciuto l’importanza strategica del Mediterraneo ed hanno basato le loro relazioni su un’aperta collaborazione e su un dialogo interculturale tendente al rispetto della giustizia e dei diritti umani”.

“…La scelta di creare a tal fine un percorso di relazioni multilaterali durevoli, orientato a rafforzare i legami tra i Paesi membri e ad accrescere la partecipazione degli altri Regolatori indipendenti, testimonia – assicura Calabrò – la vocazione del Reseau quale spazio vocato alla cooperazione e alla costruzione di un futuro condiviso nella nostra area mediterranea. Siamo lieti che dalla nascita della nostra piattaforma nuovi Paesi siano entrati a farne parte ed ancora altri ci auguriamo possano aggiungersi a noi ampliando così l’area di riferimento del nostro lavoro e contribuendo all’integrazione e al consolidamento delle nostre relazioni”.

 

“Assistiamo alla diffusione della televisione mobile e della internet Protocol TV, con molte nuove offerte che testimoniano – ha osservato il presidente dell’Agcom – scelte di business innovativo e convergente compiute dai tradizionali operatori delle telecomunicazioni. Vediamo ogni giorno nuove innovazioni introdotte dalle tecnologie digitali sia nelle piattaforme di distribuzione che nelle scelte dei consumatori, che permettono ai broadcaster tradizionali di sviluppare sempre maggiori servizi interattivi e a richiesta. In questo scenario di evoluzione tecnologica e di mercato, il legislatore europeo ha pienamente percepito il rischio della moltiplicazione dei canali di offerta e la sensibile crescita di contenuti “incontrollati” che possono raggiungere i consumatori e in particolar modo le categorie più deboli, come i minori”.

 

“Il quadro regolamentare – ha ricordato Calabrò – si è pertanto adattato al cambiamento. La nuova direttiva Servizi media audiovisivi, che ha modificato e rinnovato la precedente direttiva Tv senza frontiere, ha esteso la nozione di audiovisivo dal tradizionale mezzo televisivo al più ampio concetto di “servizi media”, introducendo strumenti regolamentari specifici. L’allargamento del nostro Reseau – ha detto ancora – ci dà maggiore forza per affrontare le sfide che derivano dalla rapida evoluzione del settore audiovisivo, per le quali siamo chiamati a elaborare regole che tengano il passo con la tecnologia; ma quelle sfide non possono essere affrontate prescindendo dalla dimensione sociale, umana e culturale sulla quale fondano le nostre relazioni”.

 

“Abbiamo fino ad ora guidato le nostre azioni verso l’obiettivo di creare uno spazio comune di dibattito e possiamo dire di avere raggiunto questo obiettivo con successo grazie all’impegno profuso dalle Autorità partecipanti – ha proseguito Calabrò – Il nuovo traguardo che ci siamo posti sta per essere raggiunto con la formale adozione della Dichiarazione dei contenuti audiovisivi, elaborata sotto l’impulso delle precedenti presidenze. L’attenzione che abbiamo dedicato, nella sua redazione, in particolare al rispetto dei diritti fondamentali della persona, della diversità culturale ed alla protezione dell’infanzia e dell’adolescenza, costituisce – ha concluso il presidente di Agcom – un ulteriore passo in direzione di quella sensibilizzazione che ci auguriamo porti alla costituzione di una ‘visione comune’ in tutta l’area del Mediterraneo“.

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