Mondo
BASF, la multinazionale della chimica nota come “The Chemical Company”, ha scelto BT per la gestione della propria rete WAN (wide-area data network) nella regione Asia Pacifico, portando così a un nuovo livello la collaborazione già in corso col gruppo telefonico britannico.
BT diventa quindi partner globale della compagnia e con le sue tecnologie collega oltre 750 siti BASF in 80 Paesi.
Il nuovo contratto copre 17 Paesi dell’area Asia pacifico, per un totale di 234 siti.
La società – la cui gamma prodotti spazia dal petrolio al gas, dalle materie plastiche agli agrofarmaci – può contare, in tutti gli 80 Paesi connessi dalle tecnologie BT, su una piattaforma armonizzata basata sullo standard MPLS (Multi-Protocol Label Switching), in grado di garantire una qualità del servizio uniforme.
BASF utilizza la rete IP del gruppo britannico anche per i servizi di telefonia vocale e video tra le diverse sedi sparse per il mondo: la sicurezza delle comunicazioni più delicate è garantita da sistemi di encryption estremamente evoluti.
La collaborazione con BT, permette a BASF di “avere a che fare con un solo partner in tutti gli 80 Paesi in cui il gruppo opera”, ha spiegato Marian-Joachim Scholtysik, responsabile networks e telecomuniczioni BASF.
“Questo – ha aggiunto – garantisce non solo standard tecnici e processi uniformi per tutti i siti, ma consente anche di ridurre sostanzialmente gli sforzi di gestione”.
“Una rete dati affidabile e costantemente disponibile è assolutamente essenziale per un player globale come BASF, anche se essa non fa parte del suo core business. La nostra strategia è di sollevare i nostri clienti da queste incombenze”, ha commentato François Barrault, CEO di BT Global Services.