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TI Media: sciopero dei giornalisti di La7, ‘Il gruppo vuol far pagare a noi i debiti lasciati dalle precedenti gestioni’  

Italia


Grande mobilitazione nella redazione di La7 dopo che il Cda di Telecom Italia Media ha annunciato grossi tagli per sopperire alle perdite dell’emittente televisiva.

Il comitato di redazione ha proclamato con effetto immediato “due giorni di astensione audio-video” in segno di protesta contro l’annuncio dell’azienda “che ha individuato 25 esuberi tra i giornalisti a tempo indeterminato, oltre allo stop dei contratti a termine” e “ha comunicato l’avvio della procedura a termini di legge per il licenziamento collettivo”.

 

Tra le linee del piano di intervento, preannunciato ieri al cdr dall’amministratore delegato Giovanni Stella , la chiusura della testata sportiva, l’accorpamento di alcune redazioni, la chiusura della sede di corrispondenza di New York dopo le elezioni americane, la riorganizzazione della redazione multimedia e la chiusura del settore tele cineoperatori.

Per il cdr, il piano è “la prova che il gruppo vuol far pagare ai giornalisti i milioni di debiti lasciati dalle precedenti gestioni”.

 

Stella, spiegando le motivazioni di TI Media, ha detto: “…L’Ebitda di La7 rimarrà negativo nel 2008 ed anche nella seconda parte del nostro business plan, ma pensiamo di ridurre in maniera rilevante le perdite”.

“…Pensiamo di ridurre in modo forte le perdite di La7 con due mosse“, ha aggiunto il manager, precisando che la prima riguarda “un forte taglio dei costi” e la seconda una “riduzione dei costi di produzione dei programmi” attraverso anche “una forte riorganizzazione dei giornalisti” di La7.

 

L’Ad ha anche sottolineato che il mercato dei media italiani conoscerà ulteriori incertezze e “il mercato pubblicitario secondo le attese crescerà a un tasso inferiore rispetto a quello medio atteso in Europa”.

Così, TI Media nei prossimi tre anni “…aspira a diventare redditizia adottando una strategia radicalmente nuova. I risultati, che diventeranno chiaramente visibili a partire dal 2009, saranno guidati da: ridotte perdite in La7, una più forte relazione con Telecom Italia per il centro di competenza sui contenuti, lo sviluppo del business multimediale e lo spin-off delle attività di pay-per-view nel digitale terrestre“.

 

Stella ha ribadito che sono in fase conclusiva le trattative con alcuni partner internazionali per la creazione di una joint venture sulla pay-per-view.

“…Siamo contenti per il prezzo offerto e per le condizioni“, ha concluso, precisando che “le due condizioni sono molto vicine, ma quello che è importante é la capacità potenziale di creazione di valore“.

 

Inoltre, nel business plan è prevista la continuazione della relazione con Cairo Comm, ma questo è solo per fare delle ipotesi e per mettere i numeri nel piano.

L’azienda è “in fase di negoziazioni con Cairo per continuare il rapporto” e sta “aspettando un’offerta nei prossimi giorni“.

“Penso che l’offerta sarà grande per TI Media perché per Cairo la continuazione del contratto è un elemento chiave e lo è anche per noi”, ha aggiunto il manager.

Rispondendo ad una domanda di un analista Stella ha sottolineato che il gruppo non sta negoziando solo con Cairo Comm, “ma, come accade in queste circostante, ci stiamo guardando in giro per vedere altre soluzioni. Cairo – ha concluso comunque Stella – è la soluzione migliore ma non l’unica“.

 

 

 

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