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Il mercato della telefonia mobile avanza a grandi passi verso quota 4 miliardi di utenti.
Entro al fine di quest’anno, dopo appena 5 trimestri dal raggiungimento dei primi 3 miliardi di utenti, dice la società di ricerca Informa Telecoms & Media, si raggiungerà la soglia dei 4 miliardi.
Ad alimentare questa crescita vorticosa è la forte domanda di servizi mobili nei mercati emergenti come la Cina e l’India: in questi due Paesi, in particolare, nel corso degli ultimi sei mesi, si sono registrati 50 milioni di nuovi utenti.
La crescita è stata imponente anche in mercato come l’Indonesia, il Vietnam, il Pakistan e il Brasile.
Superato il quarto miliardo di utenti, tuttavia, la crescita è destinata – per forza di cose – a rallentare: la soglia dei 5 miliardi di utenti mobili non verrà raggiunta prima della fine del 2011, quando la penetrazione globale delle tecnologie avrà raggiunto il 70%.
Solo in Africa la penetrazione resterà anche nel 2011 al di sotto del 50%.
“E’ chiaro che l’industria mobile dovrà fare i conti con un rallentamento della crescita: è impensabile che la crescita registrata negli ultimi 18 mesi possa continuare”, ha commentato l’analista Nick Jotischky.
Anche se nelle regioni a più alta velocità di crescita dell’Asia e dell’Africa quest’anno si registrerà una crescita degli utenti del 20% rispetto a quello precedente, le previsioni di Informa Telecoms & Media suggeriscono che il tasso di crescita nel 2010 sarà inferiore al 10%.
Alla luce di questo ipotizzato rallentamento, l’industria mobile comincia a prendere le adeguate contromisure e molti fra i maggiori operatori mondiali stanno riconsiderando le proprie mosse strategiche, privilegiando da un lato le offerte di connettività mobile destinate ai consumatori a più basso reddito, dall’altro accelerando il processo di convergenza tra la telefonia mobile e la banda larga.
“I servizi mobile broadband, supportati da tecnologie quali HSDPA, hanno reinventato il modello di business delle tecnologie 3G, e stanno aiutando gli operatori a trovare nuovi flussi di guadagno, con particolare riferimento alle fasce di utenti a reddito medio-alto”, ha aggiunto Jotischky.
Non si tratta più, dunque, di una semplice questione di quantità di abbonati ai servizi mobili, ma anche del valore che può essere legato a questi utenti: un assioma che potrebbe far diminuire l’appeal dei mercati emergenti, dove sono richiesti investimenti molto consistenti ma i profitti sono bassi a causa dello scarso potere di acquisto della popolazione.