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Si muove oggi su terreno incerto Tiscali dopo la volata del fine settimana sulla scia delle indiscrezioni riportate dal Sunday Times che riferiva di un’offerta da parte di Carphone Warehouse per gli asset britannici della società fondata dal governatore della Sardegna Renato Soru.
Il gruppo preferisce il ‘No comment’, ma fonti industriali confermano che “un contatto esiste“, mentre un portavoce di Carphone ha detto di non sapere nulla di un’offerta anche se alcuni mesi fa si sapeva di un interesse.
Secondo il Sunday Times l’offerta sarebbe sotto 450 milioni di sterline, cifra inferiore ad altre valutazioni circolate in passato sulla stampa.
“…Anche se Carphone abbia sostanzialmente smentito la notizia, il mercato sembra crederci”, ha commentato ieri un trader alle 10,45 italiane quando il titolo Tiscali avanzava del 6,3% a 1,427 euro, in netto rialzo dal minimo annuo toccato giovedì scorso a 1,26 euro. Volumi in progresso con 6,4 milioni di titoli trattati contro una media giornaliera di 8 milioni di euro. Carphone cedeva invece quasi 2,4% a 184,5 pence.
Adviser Tiscali per la possibile vendita di asset sono come noto JPMorgan e Banca IMI.
Nei giorni scorsi, Tiscali ha confermato la conversione del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da Management&Capitali (M&C) per 60 milioni di euro lo scorso dicembre.
La società di Carlo De Benedetti, con circa 42,3 milioni di azioni ordinarie della società, sale così al secondo posto fra gli azionisti della società sarda, con il 6,9% del capitale, la stessa quota detenuta dalla famiglia Sandoz (6,92%) e dietro Renato Soru (25%).
In una nota, la società ha spiegato che si sono realizzate le condizioni di mercato per dare il via libera alla conversione del bond, in scadenza nel 2012, dal momento che “il regolamento del prestito prevedeva la conversione obbligatoria automatica nel caso in cui la media mobile (20 giorni) dei prezzi ufficiali di Borsa fosse, per cinque giorni consecutivi, uguale o inferiore al valore del titolo Tiscali, calcolato dividendo il valore nominale del prestito più interessi capitalizzati per il numero massimo di nuove azioni autorizzate dalla delibera di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, approvata dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Tiscali del 27 dicembre
“La conversione migliora ulteriormente la struttura patrimoniale di Tiscali riducendone la leva finanziaria”, ha commentato l’Ad Mario Rosso, sottolineando che con l’aumento di capitale eseguito a febbraio, per circa 150 milioni di euro, la società ha raccolto 210 milioni di euro di nuovo capitale nell’esercizio in corso.