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Huawei, attiva nelle soluzioni per reti tlc di nuova generazione destinate agli operatori mondiali, ha annunciato di aver siglato 17 nuovi accordi commerciali nel campo della tecnologia WiMAX 16e nel corso del primo semestre 2008, superando il totale di contratti realizzati durante l’intero anno 2007. Ad oggi, Huawei ha stretto ben 29 accordi commerciali WiMAX 16e ed avviato oltre 35 procedure di trial: un risultato che, secondo IDC, conferma la leadership di Huawei in termini di quota di mercato nella tecnologia WiMAX 16e.
“Huawei è l’unico fornitore che si classifica fra le prime tre società nei segmenti IP, reti fisse e mobilità secondo quanto riportato dagli analisti di settore Dittberner, Ovum-RHK e Gartner” (Secondo i dati di Dittberner, Ovum-RHK e Gartner), ha commentato Zhao Ming, Presidente della linea di prodotti WiMAX di Huawei. “Huawei ha lavorato per oltre dieci anni allo sviluppo di queste tecnologie ed ora il suo impegno è teso a integrare e ottimizzare le risorse al fine di garantire alla nostra clientela le soluzioni WiMAX più competitive e diversificate”.
La tecnologia WiMAX trova il consenso di numerosi operatori grazie ai molteplici vantaggi che la caratterizzano: grande flessibilità di implementazione, elevata mobilità e velocità di accesso. Rispetto alle tradizionali tecnologie del networking mobile, WiMAX si avvale del networking IP end-to-end, il quale a sua volta è sinonimo di QoS (Quality of Service), sicurezza, pianificazione della rete wireless ed erogazione di servizi broadband.
Le soluzioni WiMAX sviluppate da Huawei si basano sulla piattaforma BTS (Base Transceiver Station) di quarta generazione ideata dalla Società, che offre elevata capacità, integrazione multi-standard e tecnologie eco-compatibili, con l’obiettivo di dare a tutti gli operatori gli strumenti idonei ad affrontare in futuro un’evoluzione lineare della rete massimizzando allo stesso tempo il loro ROI (Return on Investment).
Durante la fase iniziale di implementazione della rete, gli operatori si trovano di fronte a una triplice sfida: massimizzare l’investimento, implementare velocemente i servizi e semplificare le operazioni e le attività di gestione. La soluzione WiMAX compatta messa a punto da Huawei risponde perfettamente a queste esigenze, integrando molteplici elementi di rete tra cui funzionalità quali ASN-Gateway, Operations and Maintenance System, Authentication, Authorization and Accounting, Domain Name Server e Business & Operation Support System; la soluzione Huawei mette quindi gli operatori nelle condizioni di poter implementare rapidamente la rete riducendo i costi operativi del 30%. All’inizio del 2008 Huawei ha presentato il suo primo terminale CPE su dongle USB, andando a soddisfare i requisiti Wave2 e ampliando ulteriormente la possibilità di scelta per gli operatori che intendono erogare i servizi basati su tecnologia WiMAX.
“A nostro avviso, per lo sviluppo del WiMAX è essenziale mantenere un ecosistema coeso. A tale proposito, Huawei è impegnata nella costruzione di un ecosistema WiMAX aperto e promuove un sano sviluppo dell’industria WiMAX”, ha dichiarato Zhao Ming. “Il mercato mondiale del broadband wireless è entrato in una fase di rapido cambiamento. In questo contesto, le soluzioni WiMAX end-to-end proposte da Huawei rispondono al meglio a qualsiasi potenziale esigenza degli operatori in ambito WiMAX“.
In qualità di membro di primo piano dei Forum IEEE802.16 e WiMAX, Huawei dà il proprio contributo alla definizione di molteplici proposte congiunte nel settore. Inoltre, Huawei è impegnata a promuovere le attività di test per l’interoperabilità di chip, terminali e attrezzature. Con il completamento del secondo IOT (interoperability test) WiMAX da parte della Società, svoltosi a Hong Kong lo scorso mese di aprile, Huawei ha confermato l’interoperabilità delle proprie soluzioni con dispositivi realizzati da diversi produttori quali Runcom, SEQUANS, GCT, ZyXEL, SEWON e ASUS.