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Tiscali: la Borsa apprezza l’ingresso di M&C nel capitale. Carlo De Benedetti secondo azionista dell’Isp

Italia


La Borsa ha accolto bene la notizia, confermata stamani da Tiscali dopo alcuni rumors, della conversione del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da Management&Capitali (M&C) per 60 milioni di euro lo scorso dicembre.

A metà pomeriggio, il titolo guadagnava il 2,8% a 1,47 euro, dopo che in mattinata aveva toccato rialzi fino al 4%.

 

La società di Carlo De Benedetti, con circa 42,3 milioni di azioni ordinarie della società, sale così al secondo posto fra gli azionisti della società sarda, con il 6,9% del capitale, la stessa quota detenuta dalla famiglia Sandoz (6,92%) e dietro Renato Soru (25%).

 

In una nota, la società ha spiegato che si sono realizzate le condizioni di mercato per dare il via libera alla conversione del bond, in scadenza nel 2012, dal momento che “il regolamento del prestito prevedeva la conversione obbligatoria automatica nel caso in cui la media mobile (20 giorni) dei prezzi ufficiali di Borsa fosse, per cinque giorni consecutivi, uguale o inferiore al valore del titolo Tiscali, calcolato dividendo il valore nominale del prestito più interessi capitalizzati per il numero massimo di nuove azioni autorizzate dalla delibera di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, approvata dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Tiscali del 27 dicembre 2007″ .

 

“La conversione migliora ulteriormente la struttura patrimoniale di Tiscali riducendone la leva finanziaria”, ha commentato l’Ad Mario Rosso, sottolineando che con l’aumento di capitale eseguito a febbraio, per circa 150 milioni di euro, la società ha raccolto 210 milioni di euro di nuovo capitale nell’esercizio in corso. (a.t.)

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