Stati Uniti
Google per la prima volta in assoluto sarà intermediaria nella vendita di spazi pubblicitari che avviene attraverso i canali televisivi, usando la piattaforma per l’advertising Tv (TV ads platform). Il motore di ricerca numero uno al mondo inizierà infatti ad agire in qualità di broker per gli spazi Tv di Nbc Universal, il network di proprietà della conglomerata General Electric.
Le due società lavoreranno insieme per adattare le caratteristiche della TV ads platform anche alle esigenze degli emittenti locali.
Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, l’accordo con Nbc permetterà ai clienti di Google di acquistare spazi pubblicitari di sei dei canali televisivi, inclusi Sci-Fi, Oxygen, Msnbc e Cnbc.
Nbc e Google si spartiranno i proventi del programma di pubblicità, ma non sono stati spiegati i dettagli né sono state fatte previsioni di profitto.
In questo modo il colosso di Montain View competerà in modo più aggressivo contro gli operatori televisivi via cavo e si espanderà nel mercato pubblicitario televisivo. Google avrebbe avvicinato anche DirecTV, il maggiore operatore televisivo satellitare per numero di abbonati, tuttavia senza successo, stando a una fonte sentita dal Wsj
Le due società collaboreranno per perfezionare il sistema di monitoraggio dei dati della pubblicità, per ottenere un flusso di informazioni secondo per secondo. Gli inserzionisti potranno, con questa piattaforma, tenere sotto osservazione i dati raccolti che provengono dalle loro campagne pubblicitarie, apportando eventuali correzioni nelle strategie di marketing.
Problemi per Google invece per quanto riguarda l’accordo con Yahoo! per la pubblicità.
L’accordo firmato dai giganti del web, un contratto della durata di quattro anni (rinnovabile per ulteriori dieci) per lavorare insieme nel mercato (interdipendente a quello della ricerca) dell’advertising online, sembra non incontrare il favore del governo americano. Al momento infatti l’accordo, non ancora operativo e avversato da concorrenti e associazione dei pubblicitari, è al vaglio del Dipartimento di Giustizia, che dopo un primo esame preliminare ha deciso di affidare il caso a Sanford Litvack, già responsabile dell’Antitrust sotto la presidenza di Jimmy Carter, ex vice presidente di Disney e avvocato tra i più quotati degli Stati Uniti. Secondo il Wall Street Journal la nomina di Litvack è un pessimo segnale per le due compagnie, perché potrebbe significare che il Governo Usa è deciso a impedire l’accordo.
Yahoo! ha detto di credere che il ministero finirà per convincersi della liceità dell’accordo.
“…Siamo stai informati del fatto che, come è già capitato altre volte, il ministero della Giustizia ha chiesto aiuto ad un consulente esterno, ma questo non significa niente”, ha dichiarato Yahoo! in una nota.
A Litvack sarebbe stato chiesto di esaminare le prove raccolte fino ad ora dall’indagine federale sull’accordo.
“…Non è stata presa una decisione”, ha detto una fonte vicina all’inchiesta, riferendosi alla possibilità di una contestazione dell’accordo in base alle regole antitrust.
Yahoo! ha concluso nel giugno scorso l’affare con Google, più grande motore di ricerca del mondo, per rafforzare il suo settore pubblicitario nel tentativo di difendersi dal tentativo di acquisizione lanciato nei suoi confronti da Microsoft.
I due gruppi, infatti, controllano insieme il 90% del mercato online e questo “…crea preoccupazione perché si potrebbe andare incontro a un rischio di diminuzione della concorrenza e di crescente concentrazione del potere di mercato, con un possibile aumento dei prezzi“. In una lettera inviata al Dipartimento di giustizia americano, l’Associazione dei pubblicitari nazionali (Ana) critica la partnership fra i motori di ricerca.
Google e Yahoo! hanno annunciato una partnership in maggio e, anche se non necessario, hanno deciso di sottoporre l’accordo all’Antitrust, facendo slittare l’entrata in vigore dell’intesa di 100 giorni.
Yahoo! ha respinto le critiche dell’associazione, sottolineando come i prezzi sono determinati dalla domanda. Fanno parte, fra gli altri, del board dell’associazione rappresentanti di General Motors, Wal-Mart e Anheuser-Busch.
Yahoo! ha intanto assunto come capo delle vendite negli Usa, Joanne Bradford, una donna, ex capo delle vendite pubblicitarie su Internet della Microsoft. La Bradford, che ha lasciato il gruppo di Seattle nel marzo scorso per entrare in una Tv locale, diventerà vicepresidente senior per le entrate e lo sviluppo di mercato negli Usa di Yahoo! e riporterà al vicepresidente esecutivo, Hilary Schneider. La Bradford ricoprirà una nuova posizione e sovraintenderà alle vendite, alla pubblicità, allo sviluppo di mercato e alle piccole imprese.