Viaggi e vacanze: il Parlamento europeo chiede più trasparenza nell’acquisto dei biglietti online

di Alessandra Talarico |

Europa


Internet

L’acquisto di viaggi e pacchetti vacanze online può nascondere diverse insidie per i consumatori, che pure sempre più spesso si rivolgono al web per organizzare e prenotare le proprie vacanze.

 

Alcuni mesi fa, la Commissione europea aveva lanciato l’allarme, sottolineando che su 386 siti web dedicati all’acquisto di biglietti aerei, il 35% è stato sottoposto a provvedimenti coercitivi nel corso degli ultimi mesi a motivo della violazione delle norme comunitarie per la protezione dei consumatori.

 

Ora anche il parlamento europeo vuole vederci più chiaro, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei cosiddetti sistemi di prenotazione digitalizzata, in inglese CRS, che offrono opzioni vantaggiose per effettuare le prenotazioni.

 

Questi sistemi, spiega il Parlamento europeo, sono in genere di proprietà delle stesse compagnie aeree, dei car rental o delle catene alberghiere ed entrano in azione prima dell’emissione del biglietto, salvo in caso di prenotazioni effettuate direttamente tramite le compagnie aeree o i loro siti web.

 

Per questi sistemi, occorre dunque garantire, secondo la Ue, “maggiore chiarezza, semplificazione e un adattamento alle nuove condizioni del mercato”.

 

In particolare, il relatore della proposta del Parlamento, l’eurodeputato britannico Timothy Kirkhope ritiene sia necessario rivedere il codice di condotta che regola questi sistemi, per “aggiornare i dati e rendere le offerte meglio confrontabili, includendo i costi completi”.

La comunicazione di informazioni dettagliate sui prezzi finali e sulle opzioni ‘eco-compatibili’ (con informazioni sulle emissioni di CO2, l’uso del carburante o eventuale risparmi con mezzi di trasporto alternativi) permetterà infatti ai consumatori di beneficiare “di maggior scelta e servizi migliori grazie a un monitoraggio più attento sulle eventuali distorsioni di mercato e posizioni dominanti”.

 

Un’operazione ‘trasparenza‘, che permetterebbe di far risparmiare fino al 10% del costo del biglietto, garantendo al contempo una “maggiore competitività” e la “riduzione dei prezzi d’acquisto”.

 

In Italia, secondo le valutazioni dell’Antitrust, su undici siti internet dedicati all’acquisto di biglietti aerei messi sotto osservazione, sette sono risultati in linea con la disciplina a tutela dei consumatori, tre hanno corretto le informazioni poco trasparenti grazie alla moral suasion effettuata dall’Antitrust, mentre per un quarto operatore è stato avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta.

 

Il problema più diffuso, riscontrato nel 58% dei siti web, riguarda i prezzi ingannevoli, seguito dalle irregolarità connesse ai termini contrattuali (indicazioni non riportate, riportate in un’altra lingua, caselle già spuntate per servizi opzionali),  presenti nel 49% dei siti.

 

Scorrettezze piccole e grandi connesse non solo dalle compagnie aeree, ma anche dai tour operator on line o dai motori di ricerca comparativi, che spesso ignorano i tre elementi da rispettare per permettere al consumatore di scegliere senza il rischio di essere ingannato: indicazione chiara dei prezzi sin dalla prima schermata del sito; disponibilità e termini contrattuali equi.

 

La Commissione, che presenterà nuova relazione dopo il 1° maggio 2009, intensificherà nel frattempo i provvedimenti coercitivi nell’ambito della rete e controllerà l’evoluzione del settore dei trasporti aerei valutando la possibilità di intervenire ulteriormente, così come ha promesso di fare anche l’Antitrust italiano.

 

 

Ieri 7 settembre 2008 è venuto a mancare il prof. Carlo Mario Guerci.

Il direttore e la redazione di Key4biz si uniscono al dolore della famiglia, ricordandolo insieme a tutti coloro che ne hanno apprezzato la vivida intelligenza e le straordinarie qualità umane e professionali.

 

Chi era Carlo Mario Guerci

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