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L’operatore norvegese Telenor si ritrova ancora una volta al centro di una polemica legata allo sfruttamento del lavoro minorile nei suoi stabilimenti esteri: a innescare la miccia, questa volta, non uno qualunque, ma il premio Nobel 2006 per la Pace Muhammad Yunus.
Yunus, ideatore e realizzatore del microcredito – un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere denaro dalle banche – è anche il fondatore della Grameen Bank e, attraverso la Grameen Telecom Corporation , possiede il 38% dell’operatore Grameenphone, insieme a Telenor.
L’ex monopolista delle tlc norvegesi, già a maggio si era trovato al centro di un caso analogo: i media avevano infatti rivelato che GrameenPhone utilizzava fornitori locali che sfruttavano minorenni, costretti a lavorare in condizioni di estrema precarietà.
La compagnia telefonica si è quindi vista obbligata a rinforzare il proprio codice etico ma, secondo il premio Nobel, le nuove misure introdotte da Telenor non si sono dimostrate efficaci, dal momento che altri casi sono emersi a distanza di neanche 3 mesi.
Paal Kvalheim, portavoce di Telenor, ha confermato l’esistenza di un nuovo ‘problema’ legato alla piccola impresa Gazi Engineering, sottolineando però che si tratta di un “subappaltante di un subappaltante”.
“Abbiamo 700 fornitori in Bangladesh e ci siamo concentrati su quelli coi quali intratteniamo una relazione diretta“, ha spiegato Kvalheim. Purtroppo, ha concluso, “è una realtà di fatto che il lavoro minorile è largamente diffuso nel Paese”.
Yunus, che nei giorni scorsi ha criticato fortemente “l’insensibilità e l’inefficacia” dell’attuale direzione Telenor, ha tuttavia smentito di voler ricorrere alle vie legali contro il partner nella joint-venture telefonica.
“Spero ancora – ha detto Yunus – che una procedura legale sia superflua e che i proprietari di Telenor (detenuta al 54% dal governo norvegese, ndr) chiedano all’azienda di onorare gli impegni presi nel 1996.
Sembra infatti che Telenor non abbia intenzione – almeno non nell’immediato – di onorare gli impegni presi 12 anni fa, quando venne stipulato un ‘accordo scritto’ col quale la società si impegnava a cedere entro sei anni la quota di controllo di GrameenPhone ai partner del Bangladesh.
Il motivo è presto detto: con i suoi 20 milioni di utenti, GrameenPhone è diventata una delle attività più proficue di Telenor, settimo operatore mobile a livello mondiale con oltre 143 milioni di abbonati.
Delle 13 controllate Telenor, Grameenphone rappresenta infatti il 10% della base utenti totale e, negli ultimi 3 anni, ha generato tra il 2% e il 5% delle entrate totali.
Telenor considera dunque l’operatore una parte vitale delle proprie strategie in Asia e il governo norvegese non sembra aver intenzione di immischiarsi nella vicenda: “Si tratta di una questione che riguarda Mr Yunus, la sua azienda e Telenor”, ha commentato il ministro del commercio e dell’industria Sylvia Brustad, citata dall’agenzia NTB.
Telenor, da canto suo, ribadisce la propria buona fede, sottolineando di aver prontamente avvisato Yunus dell’ultimo caso emerso e di essersi prontamente attivata per risolverlo.
“Né Grameenphone né Telenor possono accollarsi la responsabilità per tutte le malefatte commesse in Bangladesh, ma ci siamo presi la nostra parte di responsabilità per migliorare le condizioni di lavoro anche presso i nostri fornitori e per far sì che le comunità in cui operiamo possano godere a lungo termine di questi miglioramenti”, ha dichiarato in una nota l’Executive Vice President Telenor, Hilde Tonne.
Secondo Telenor, oltre 160 fornitori locali sono stati sottoposti a verifiche e aiutati a intraprendere la giusta direzione con corsi di good practice.
Ieri 7 settembre 2008 è venuto a mancare il prof. Carlo Mario Guerci.
Il direttore e la redazione di Key4biz si uniscono al dolore della famiglia, ricordandolo insieme a tutti coloro che ne hanno apprezzato la vivida intelligenza e le straordinarie qualità umane e professionali.
Chi era Carlo Mario Guerci