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Lavoro e media: nelle radio e Tv locali occupazione giornalistica in costante crescita a dispetto delle emittenti nazionali

Italia


L’occupazione giornalistica nel comparto radiotelevisivo locale è in forte costante crescita. Il dato emerge dalla relazione annuale predisposta dal Presidente dell’Inpgi (Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola”) pubblicata sulla rivista “Inpgi comunicazione“. Nella stessa, infatti, si legge: “L’aumento più significativo dei rapporti di lavoro si è registrato nel settore dell’emittenza radiotelevisiva e nella Pubblica Amministrazione“. E ancora, “Un’attenzione particolare va posta ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato ex art. 1 del CNLG, che rappresenta il termometro della situazione della categoria e della tranquillità dell’ente in termini di afflusso contributivo. (…) Sono cresciuti, in particolare, nel settore dell’emittenza radiotelevisiva locale dove trova applicazione il contratto differenziato siglato dalla Fnsi e dall’Aeranti-Corallo (…)”.

 

A fine 2007, secondo i dati Inpgi, risultano in essere 1.554 rapporti di lavoro giornalistico presso le radio e le tv locali, con una crescita pari al 10,60% rispetto al dato dell’anno precedente (erano infatti 1.405 le posizioni aperte nel settore a fine 2006).

Dalla relazione del Presidente dell’INPGI emerge inoltre che a fronte dei 1.554 rapporti di lavoro giornalistico in essere presso le emittenti locali, vi sono solo 1.215 rapporti di lavoro giornalistico presso le radio e tv nazionali private, mentre 2.020 sono i rapporti di lavoro giornalistico presso la RAI e 1.049 presso le agenzie di stampa.

 

Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO, ha commentato a tale riguardo: “I dati che emergono dalla relazione del presidente dell’Inpgi evidenziano una capacità del settore radiotelevisivo locale di dare maggiore occupazione nel comparto giornalistico rispetto all’emittenza radiotelevisiva nazionale. Ciò – ha proseguito Rossignoli – si è reso possibile grazie al contratto nazionale collettivo stipulato tra AERANTI-CORALLO e FNSI nell’ottobre del 2000, attualmente applicato per la stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro giornalistico nell’emittenza locale”.

 

Rossignoli ha concluso sostenendo che “Il CCNL tra AERANTI-CORALLO e FNSI, di cui sono pendenti le trattative per il relativo rinnovo ha infatti contemperato l’esigenza degli editori radiotelevisivi locali di avere una regolamentazione dei rapporti di lavoro giornalistico che tenesse conto delle specificità del comparto, con l’aspirazione dei giornalisti delle emittenti locali di vedere pienamente riconosciuta la propria professionalità e il proprio ruolo.”

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