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La Colombia ha adottato lo standard Digital Video Broadcasting per le trasmissioni televisive in digitale terrestre (DVB-T).
La decisione a favore di questa tecnologia aperta contribuirà a rendere più vivo il mercato con nuovi contenuti e prodotti interattivi, dando un forte impulso all’economia del Paese.
Stando alle previsioni, la Colombia dovrebbe investire 150 milioni di dollari per sviluppare le reti pubbliche nazionali per la ricezione del segnale.
I network privati necessiteranno, invece, di un investimento compreso tra i 52 e i 60 milioni di dollari.
Secondo le stime, i set-top box costeranno intorno ai 34 dollari ed entro il 2010 il 25% dei colombiani riceverà la Tv digitale terrestre.
Andrea Michelozzi, presidente di Comunicare Digitale, ha parlato di importante vittoria dell’Europa e dello standard DVB in Colombia, che “…grazie alla decisione assunta dalla Cntv (Commissione Nazionale sulla Televisione), vede riconosciuti tutti gli sforzi compiuti negli ultimi mesi nell’importante partita dell’adozione dello standard per la Tv digitale nel paese latinoamericano”.
E ha sottolineato che la storica decisione della Cntv di prediligere lo standard europeo a quello nipponico ed americano è stato motivato dal Presidente Carolina Hoyos, che nella conferenza stampa a Bogotà, ha dichiarato che “…il lavoro svolto dalla Commissione è stato puntuale ed approfondito e che il risultato a favore dello standard europeo è dovuto principalmente al tema della Tv in mobilità, all’alta definizione ed alla possibilità di trasmissione di dati”.
“Si tratta di un risultato di grande rilevanza – ha concluso Michelozzi – non solo perché aggiunge all’Uruguay, un paese importante come la Colombia, ma perché siamo alla vigilia di altre decisioni che giungeranno da Venezuela, Perù e Cile, con il Consorzio DVB e la Commissione Multisettoriale Europea (di cui fa parte Comunicare Digitale) impegnate a conseguire altri importanti successi per tutta l’industria, i media, i broadcaster e le Società continentali”.
Il Digital Video Broadcasting (DVB) Project è un consorzio industriale di cui fanno parte più di 280 broadcaster, produttori, operatori di rete, programmatori di software, organismi di regolamentazione. Sono 35 i paesi impegnati nella concezione di standard interoperabili per la fornitura globale di servizi media digitali.
Attualmente essi sono mantenuti dal DVB Project e vengono pubblicati da un Comitato Tecnico Congiunto (Joint Technical Committee, JTC) dell’Istituto Europeo per gli Standard di Telecomunicazioni (European Telecommunications Standards Institute, ETSI), del Comitato Europeo per la Standardizzazione Elettrotecnica (European Committee for Electrotechnical Standardization, CENELEC) e dell’Unione Europea per la Radiodiffusione (European Broadcasting Union, EBU).
Il DVB-T è un formato sviluppato dal DVB Project per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre. Il sistema prevede la trasmissione di un flusso audio/video digitale della famiglia MPEG-2, utilizzando un sistema di modulazione OFDM con codifica concatenata. Altri sistemi di trasmissione video digitale della famiglia DVB sono il DVB-S per le trasmissioni satellitari, il DVB-C per le trasmissioni via cavo, e il DVB-H, per le trasmissioni digitali terrestri rivolte ai cellulari di nuova generazione.
Questo standard è stato adottato da oltre 120 paesi in Europa, Asia, Africa, Oceania e in America Latina. Sta diventando uno standard mondiale come è stato il GSM per le comunicazioni mobili.
L’Uruguay è stato il primo paese sudamericano a scegliere il DVB-T nell’agosto del 2007.