Italia
Come avrete notato, la Relazione 2008 Agcom dedica un ampio capitolo al servizio pubblico radiotelevisivo ed affida alle relative pagine le risposte alle domande da noi a suo tempo poste all’Autorità, in tema di verifica degli adempimenti previsti dal Contratto di Servizio 2007/2009, stipulato tra la Rai e Ministero delle Comunicazioni.
La spiegazione della mancata risposta al CNU (Consiglio Nazionale degli Utenti) è contenuta nelle stesse pagine, laddove viene precisato che “in merito ai controlli effettuati, l’Autorità riferisce in Parlamento in sede di Relazione Annuale”.
Manca, tuttavia, nella relazione Agcom un esame approfondito dei dati, tenuto anche conto che il deficit che la Rai denuncia ogni anno per la produzione delle trasmissioni di servizio pubblico, contribuirà a far lievitare l’importo del canone di abbonamento anche per il prossimo anno (per cui sarebbe opportuno conoscere anche i costi delle singole trasmissioni, di qui la richiesta della pubblicazione analitica dei dati relativi alla contabilità separata Rai).
Di eccezionale rilevanza i dati relativi alle trasmissioni di servizio pubblico prodotte dalla Rai, pubblicati per la prima volta nella Relazione Annuale Agcom, considerato anche “l’interesse delle associazioni dei consumatori per la destinazione delle risorse generate dal pagamento del canone” (la mia richiesta di accesso agli atti deve aver lasciato il segno).
Secondo la Rai (ma né il Ministero delle Comunicazioni, né l’Agcom hanno avanzato contestazioni di sorta) – ben il 72% dell’intera programmazione è attribuibile al servizio pubblico, mentre
Permane, infine, il dubbio che vengano pagate con i soldi dei cittadini le sanzioni comminate dall’Autorità ed i ricorsi al Tar contro le medesime.
Presentazione del Presidente dell’Autorità
Relazione annuale sull’attività svolta e sui programmi di lavoro
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