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Alcatel-Lucent: trimestre in chiaroscuro. Lasciano l’Ad Patricia Russo e il presidente Serge Tchuruk

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Alcatel-Lucent archivia il secondo trimestre 2008 con un fatturato di 4,1 miliardi di euro e annuncia importanti cambiamenti al vertice della società: Serge Tchuruk e Pat Russo – attualmente presidente e amministratore delegato – lasceranno i loro incarichi rispettivamente dal primo ottobre e da fine anno.

Pat Russo continuerà fino ad allora a dirigere l’azienda, per assicurare una transizione il più possibile indolore e la continuità delle operazioni fino all’arrivo del suo successore (ancora da designare).

 

Nel corso del trimestre, il gruppo franco-americano ha registrato una perdita di 1,1 miliardi di euro (-5,2%), contro quella di 586 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

A tasso di cambio Euro / USD costante, i ricavi sono cresciuti dell’1,7% anno su anno e dell’8,5% su base sequenziale.

A tasso di cambio costante e anno su anno, il calo dei ricavi Enterprise è stato del 3%, ricavi sono cresciuti del 7% e l’attività Servizi del 16%.

 

Il margine lordo corretto si è attestato al 34% dei ricavi, mentre l’utile operativo corretto è stato di 93 milioni di euro, pari al 2,3% dei ricavi.

 

Nei tre mesi appena archiviati, si è inoltre registrata una contrazione più forte del previsto dell’attività Cdma, a causa principalmente di una forte riduzione della spesa in conto capitale di un non meglio specificato importante cliente in Nord America.

Anche se ci sono nuove opportunità in altre aree geografiche, l’incertezza riguardo gli investimenti in Nord America ha portato la società a mantenere ipotesi più conservative per il futuro a medio termine di questa attività.

 

“La crescita dei ricavi in rapporto al trimestre passato si attesta nella parte altra della forchetta precedentemente prevista, ossia a poco più del 6%”, ha dichiarato Pat Russo, sottolineando che la società “è stata in grado di assorbire completamente il significativo declino dell’attività Cdma, realizzando una crescita anno su anno del 2% a tasso di cambio costante grazie alla forte progressione delle attività Enterprise e Servizi e alla buona performance della maggior parte delle altre attività carrier”.

 

In particolare, l’attività GSM/W-CDMA/WiMAX ha registrato una crescita a due cifre rispetto al secondo trimestre 2007, mentre – per la prima volta dalla fusione – sono in progressione anche le attività nella convergenza e anche quelle wireline.

 

“Escludendo gli elementi non ricorrenti, il margine lordo è cresciuto di 150 punti percentuali su base annua, riflettendo una politica dei prezzi rigorosa e l’impatto della riduzione dei costi dei nostri prodotti”, ha aggiunto ancora la Russo, spiegando che il calo di 90 punti percentuali su base sequenziale nonostante volumi in crescita è invece da riportare a una “evoluzione negativa del mix prodotti e geografico”.

Continua, infine, il processo di riduzione dei costi fissi, diminuiti dell’8,6% su base annua e dell’1,7% su base sequenziale.

 

Per l’anno in corso, il continuo degrado del contesto macroeconomico globale e il rallentamento economico che ha colpito entrambe le sponde dell’oceano potrebbero avere in una certa misura conseguenze sugli investimenti di alcuni clienti europei.

A ciò fa da contraltare una domanda più forte del previsto nell’attività di accesso mobile GSM/W-CDMA nei paesi emergenti, in particolare in Asia. Positive anche le prospettive di crescita nel settore dei servizi, in particolare nella gestione di rete per conto degli operatori e nell’integrazione.

 

La crescita del mercato globale delle infrastrutture tlc, dato questo contesto, dovrebbe rimanere stabile a tasso di cambio costante per l’intero anno.

A causa della debolezza del dollaro, i profitti dovrebbero conoscere un calo tra il 2% e il 5%; il margine lordo corretto dovrebbe attestarsi tra il 34% e il 36% e il margine operativo corretto tra il 2% e il 5%.

 

Per il terzo trimestre, i profitti dovrebbero mantenersi stabili o in leggero calo rispetto a quelli del secondo trimestre, per poi salire sensibilmente mel corso dell’ultimo trimestre, che segnerà anche l’addio di Pat Russo alla guida del gruppo.

 

La Russo arrivò alla guida di Lucent – dove aveva trascorso 19 anni di carriera prima che si scindesse nel 1996 in At&T e Lucent – nel 2003, dopo essere stata presidente e COO di Eastman Kodak ed aver seguito la compagnia in uno dei momenti più difficili della sua storia.  

La stimata manager venne quindi riconfermata a capo del gruppo anche in seguito alla fusione con la francese Alcatel , conclusa nel 2006 per 21 miliardi di euro.

 

Il compito di consolidare rapidamente le attività dei due colossi, integrare due culture aziendali completamente differenti e sfruttare appieno i vantaggi della megafusione, per quanto affascinante non è stato dei più semplici.

La Russo si è trovata più volte sotto la pressione delle critiche a causa delle difficoltà finanziarie incontrate dal gruppo dopo la fusione e per favorire un’inversione di tendenza, ha previsto, tra l’altro, un’accelerazione del programma di ristrutturazione ma anche un ulteriore taglio dei costi e nuove riduzioni dell’organico oltre ai 12.500 licenziamenti già preventivati al momento della fusione, nel quadro di un piano risparmi da 1,7 miliardi di euro in tre anni.

 

“Sono molto soddisfatta dei progressi effettuati in un contesto di mercato tanto difficile”, ha dichiarato la Russo.

“I risultati operativi in progressione dimostrano che la strategia avviata comincia a imporsi. Penso dunque che sia tempo di lasciare il mio posto. Una nuova direzione e un consiglio di amministrazione rinnovato offriranno una prospettiva nuova e indipendente che permetterà al gruppo di accelerare la sua crescita e lo sviluppo in un mercato che cambia rapidamente…Ho una fiducia assoluta nel potenziale di Alcatel-Lucent”, ha quindi concluso la Russo.

 

In questo contesto si inseriscono anche le dimissioni del consigliere di amministrazione Henry Schacht, ex direttore generale di Lucent prima dell’arrivo di Pat Russo.

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