Rai Fiction: Centoautori chiede nuovi criteri per la scelta dei vertici, ‘Oggi è il trionfo della cattiva politica. Cambiamo le regole’

di Raffaella Natale |

Italia


Agostino Saccà

“…Qualità morali, capacità professionali e la stima del settore“: queste le caratteristiche che dovranno avere i futuri responsabili di Rai Fiction.

Lo si legge in uno dei passaggi della lettera aperta che il movimento dei Centoautori ha indirizzato al Presidente, Direttore Generale e membri del Cda dell’azienda, al ministro Sandro Bondi e al sottosegretario Paolo Romani.

 

Secondo i Centoautori, l’attuale stato di cose “…è il trionfo della cattiva politica, che trascura l’interesse generale e sostiene clientele, lobby e gruppi di potere. nostro diritto come cittadini e nostro dovere come autori chiedere che il legame tra Rai e cattiva politica venga spezzato. Compito della politica è dettare regole certe perché si affermino il pluralismo culturale, la libertà di espressione e di mercato, ripensare meccanismi che favoriscano l’emersione del talento e il riconoscimento del merito, non raccomandazioni e pressioni dei comitati di affari”.

 

Nel documento si legge ancora che “La fiction televisiva, con il suo potenziale enorme nel racconto del Paese, è insieme all’informazione il settore strategicamente più importante di una grande televisione pubblica”.

“…Punti di riferimento del servizio pubblico, nella fiction e nell’informazione, devono essere i diritti dello spettatore: il diritto ad essere informato correttamente, il diritto ad un’offerta ampia di spettacolo, il diritto all’innovazione e alla ricerca, il diritto a vedere rappresentato il nostro Paese in modo originale, autentico, diversificato”.

 

“…Prima di scegliere gli uomini che dovranno dirigere queste strutture, vogliamo che siano fissati (come nelle altre Tv pubbliche europee) i criteri e le caratteristiche professionali, i curricula ideali che i candidati che ambiscono a questo posto devono avere. Com’é già avvenuto per RaiCinema, chiediamo che le persone che saranno chiamate a ricoprire incarichi così importanti possiedano qualità morali, capacità professionali, e godano della stima degli operatori del settore. Così deve agire una grande impresa pubblica che opera in un campo delicato e sensibile come quello culturale”.

 

Tutto questo ad alcuni giorni di distanza dalla proposta del Dg Claudio Cappon di spostare il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, per mettere al suo posto Fabrizio Del Noce.

Proposta portata nell’ultima Cda Rai nel quale i consiglieri di centrodestra presenti – Angelo Maria Petroni e Giovanna Bianchi Clerici – hanno abbandonato la seduta. Mancando il numero legale la riunione è stata sospesa.

I legali di Saccà non hanno condiviso la proposta e spiegato che il provvedimento di trasferimento sarebbe impugnabile e lo stesso direttore di Rai Fiction ha detto di aver fatto inviare al consiglio, da parte dei suoi avvocati, una lettera di “ferma diffida a non procedere col proposito manifestato dal direttore generale”.

 

In un’altra lettera inviata ai vertici della Rai, con allegato una missiva recapitata a Fabrizio Del Noce, per dimostrare che non esistono “le basi della ‘inimicizia’” con il direttore di Raiuno, Saccà ha lamentando che si tenta di procedere a un trasferimento “punitivo” e a un “grave demansionamento”.

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