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Il mercato mondiale della banda larga continua la sua fase di crescita con tempistiche e modalità differenti da un paese all’altro e soprattutto con tassi di crescita che mostrano una inversione di tendenza rispetto al passato.
A fine 2007, si registrano nel mondo 350 milioni di utenti, con un progresso del 24% (in lieve flessione rispetto al 30% dello scorso anno) e con un incremento netto degli accessi di 69 milioni di clienti broadband.
Gli studi di settore indicano che tale progressione della larga banda non è destinata a scemare nei prossimi anni, quanto piuttosto a conoscere differenti articolazioni a secondo del contesto geografico e della tecnologia trasmissiva utilizzata dai gestori per offrire tali servizi (xDSL, cavo, fibra ottica o altra tecnologia).
Allo stato attuale, la modalità di connettività più diffusa nel mondo è quella che utilizza le “vecchie” infrastrutture di accesso in rame, potenziate con l’utilizzo della famiglia di tecnologie trasmissive digitale DSL. Nel 2007, il 65% degli accessi mondiali a larga banda (pari a 228 milioni di linee) avviene attraverso tale modalità. Da un punto di vista dinamico, si osserva un andamento multiforme degli accessi DSL: da un lato, si riscontra la massiccia migrazione verso tecnologie in fibra ottica soprattutto dei paesi dell’area Asia-Pacifico (Giappone, Corea del Sud su tutti); dall’altro, continua la fase di consolidamento in area europea ed una notevole crescita nei paesi in via di sviluppo (tra i quali spiccano la Cina, l’India, alcuni paesi sudamericani e quelli dell’Europa dell’Est).
Il cavo rappresenta la seconda tecnologia trasmissiva, con un totale mondiale di 76,8 milioni di sottoscrizioni a fine 2007, pari al 22% degli accessi, mentre la fibra ottica è arrivata a 37,8 milioni di sottoscrizioni (11%).
Da un punto di vista geografico, i Paesi industrializzati dell’Asia presentano la più elevata percentuale di penetrazione dei servizi broadband con il 24%2; seguono Europa Occidentale e Nord America (USA al 21%), rispettivamente con il 23% ed il 22%. In termini di volumi complessivi, Stati Uniti e Cina rappresentano i mercati broadband di più ampie dimensioni, coprendo insieme il 40% del totale delle linee mondiali (la prima con quasi 73 milioni di accessi, la seconda con 66 milioni di sottoscrizioni); segue l’area europea, con
Se si combina l’analisi delle tendenze su base geografica con quelle per tecnologia, si segnala una diversa specializzazione delle aree. L’Europa è caratterizzata dalla dominanza pressoché totale della tecnologia DSL. Nel nostro continente, la rete in rame degli incumbent nazionali è ancora utilizzata come il principale strumento per veicolare i servizi a larga banda, con percentuali che arrivano a sfiorare il 100% delle connessioni broadband (per Germania, Francia e Italia sono pari o superiori al 95%) e che comunque non scendono quasi mai al di sotto del 70% (Spagna 79%, Regno Unito 78%). Sulla tecnologia via cavo è ancora indiscussa la leadership del Nord America, area in cui si concentra oltre il 55% del complesso delle sottoscrizioni mondiali via cavo. Ciò è determinato dalla storica presenza di operatori che hanno sviluppato nel tempo reti televisive via cavo, poi riconvertite anche all’offerta di servizi di telecomunicazione.
Tra i principali si segnalano la Corea del Sud (31%), Hong Kong (30%), Singapore (26%), Giappone (23%) e Taiwan (22%). Dove spiccano la Svizzera ed i Paesi del Nord con oltre il 30%.
Infine, l’analisi dei dati legati alle reti di accesso a larga banda in tecnologia FTTx (figura 1.8) mostra una concentrazione della sua diffusione nei paesi dell’Asia, con oltre l’80% delle connessioni in fibra ottica tra Sud est asiatico (39%) e zona del Pacifico (44%). Appare di particolare interesse evidenziare come in Cina il 21% del totale degli accessi a larga banda sia in fibra (con una crescita superiore al 50% in un anno), valore che corrispondentemente sale in Corea del Sud (34%)e in Giappone (39%).
Diverso è lo scenario presente sul mercato indiano: in questo paese, in considerazione dello sviluppo economico in atto e con la diffusione della larga banda, passata dai 900 mila accessi nel 2005 ai 7 milioni stimati da Idate per il 2007, il Governo Indiano ha dichiarato il 2007 l'”anno del broadband”, con l’obiettivo ambizioso di offrire entro il 2010 il cosiddetto “Internet veloce” a tutti i cittadini.