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YouTube e Viacom hanno infine raggiunto un accordo in nome della tutela della privacy degli utenti.
Secondo l’accordo, siglato alcuni giorni fa, Google potrà rendere anonima quella parte di dati relativa al nome e all’indirizzo Internet degli utenti, che potrebbe consentire di risalire all’identità dei fruitori del celebre servizio di video-sharing.
L’accordo si è reso necessario dopo che il giudice Usa Louis Stanton ha ordinato a Google di rendere noti al network televisivo Viacom i dati degli utenti di YouTube, rei di aver violato il copyright di più di 160 mila programmi di proprietà Viacom, diffusi sulla piattaforma di condivisione video senza autorizzazione.
Questi filmati avrebbero generato sul sito oltre un miliardo e mezzo di contatti.
La causa da un miliardo di dollari è stata intentata nel 2006, quando il colosso dei media, a cui fanno capo tra le altre la major cinematografica Paramount, il network televisivo statunitense CBS e la tv musicale MTV – ha chiesto al sito di rimuovere alcuni video di sua proprietà, tra cui i programmi degli attori comici Jon Stewart e Stephen Colbert e alla giustizia di riconoscere il suo diritto ad accedere alla histroy view di Google, ossia i dati di tutti gli utenti che almeno una volta hanno guardato un filmato sul sito.
Ad aprile, anche TF1, la più grande emittente televisiva commerciale francese, ha deciso di fare causa a YouTube, chiedendo un risarcimento danni da 100 milioni di euro per contraffazione e concorrenza sleale.
Per evitare il ripetersi di simili controversie, YouTube ha siglato diversi accordi con major discografiche e della Tv, per distribuire in modo gratuito e legale degli extract in cambio di una partecipazione alle entrate pubblicitarie.
Dopo le intese con Universal Music Group, Sony BMG, il gruppo televisivo CBS e Warner Music Group, YouTube ha appena annunciato un nuovo accordo con Lions Gate Entertainment, per portare sulla piattaforma di video-sharing alcuni estratti dei film della major, tra cui la celebre saga horror ‘Saw’, classici come ‘Dirty Dancing’, premi oscar come ‘Crash’.
Si fanno sempre più insistenti, infine, le indiscrezioni su un possibile rafforzamento della partnership tra Google e Symbian.
Nigel Clifford, Ceo del consorzio che sta per passare totalmente nelle mani della finlandese Nokia, nel corso di una conferenza stampa a Tokio ha fatto intendere che i due gruppi potrebbero rafforzare la loro collaborazione nel settore della telefonia mobile, sia per la creazione di nuove applicazioni che per l’ulteriore sviluppo del sistema operativo.
Symbian, che già utilizza applicativi Google per la ricerca e le mappe digitali, controlla il 60% del mercati dei sistemi operativi per smartphone, ma dovrà scontrarsi nel prossimo futuro anche con la piattaforma Android di Google, anch’essa gratuita e quasi completamente opensource.