Unione Europea
Come preannunciato ieri, la Commissione europea ha reso noto di voler intervenire per calmierare le tariffe del roaming dati, giudicate ancora troppo alte nonostante i tagli volontari praticati dagli operatori.
Le nuove misure – per mezzo delle quali la Ue intende aprire la strada al mercato unico per i servizi di messaggi di testo e porre fine alle ‘cattive sorprese’ di cui possono essere vittime i clienti del roaming che usano una connessione mobile per navigare su internet – potrebbero arrivare al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo già in autunno.
Il nuovo intervento regolatorio, dopo l’introduzione dell’eurotariffa per le chiamate vocali a giugno 2007, si è reso necessario anche alla luce dei forti squilibri tra i prezzi praticati dai diversi operatori della Ue.
Secondo i dati della Commissione, ad esempio, un cliente francese che questa estate invierà un sms in roaming a casa dall’Italia potrebbe spendere fino a 30 centesimi di euro, mentre un turista ceco per la stessa operazione pagherebbe 42 centesimi.
Nonostante le riduzioni volontarie dei prezzi attuate dagli operatori mobili, il gruppo di regolatori europei (ERG) ha fatto notare che il prezzo degli sms nella Ue è rimasto invariato da febbraio e continua ad aggirarsi intorno ai 30 centesimi (iva esclusa), ma i clienti belgi possono arrivare a pagarlo anche 80 centesimi.
Prezzi, sottolinea la Commissione, che superano anche di 10 volte il prezzo per l’invio di sms nel proprio paese dove, secondo uno studio del regolatore danese, possono costare anche solo 0,034 euro.
A giudizio della Commissione è urgente anche operare sul piano della trasparenza delle tariffe, per evitare brutte sorprese ai consumatori ed il ripetersi di episodi quali quello capitato a un consulente IT britannico che, rientrato dalle vacanze in Portogallo, si è visto addebitare la cifra di 31.500 sterline per aver scaricato un episodio del serial Prison Break usando il cellulare come modem.
Secondo i dati raccolti dalla Commissione, solo un operatore austriaco ha raccolto e messo in pratica l’invito a proporre tariffe competitive per il roaming dati, lanciando un pacchetto di 100 sms in roaming a 10 centesimi a messaggio.
Sulla questione del roaming dati, la Ue aveva lanciato una consultazione pubblica conclusa il 2 luglio che ha riguardato anche altri temi specifici, quali il roaming involontario, che si verifica quando i consumatori utilizzano il proprio telefono cellulare vicino alla frontiera di un paese confinante e il telefono ha “agganciato” una rete estera; l’effetto del regolamento sugli operatori di piccole dimensioni e sui prezzi nazionali; il problema dei minuti reali e fatturati (vale a dire, se, in conseguenza del regolamento, si sia innestato un circolo vizioso che ha portato alla fatturazione “al secondo” in luogo di quella “al minuto”).
Le constatazioni dell’ERG e i risultati della consultazione saranno presi in considerazione nel riesame del regolamento europeo sul roaming che la Commissione sta effettuando su richiesta del Parlamento europeo.
La Commissione, intanto, ha lanciato anche un nuovo sito internet per permettere ai consumatori di comparare le tariffe roaming nei 27 stati della Ue.
L’operazione sms senza frontiere, ha sottolineato il Commissario Viviane Reding, permetterà ai cittadini Ue di connettersi a internet dal cellulare e di inviare sms dal luogo di vacanza senza spendere una fortuna.
“Le tariffe per il roaming sono già costate fin troppo ai clienti della telefonia mobile, soprattutto al 77% dei giovani che mandano SMS con il cellulare quando sono all’estero. Non è un segnale incoraggiante per la competitività della telefonia mobile in Europa vedere che non si è ancora capito che sono necessarie riduzioni credibili dei prezzi per evitare la regolamentazione del settore”.
Il gruppo di regolatori europei consiglia di fissare un prezzo massimo compreso fra 11 e 15 centesimi per SMS e invita gli operatori del settore a “prestare attenzione ai prezzi per la trasmissione di dati in roaming in modo da poterne escludere la regolamentazione in futuro”.
Un nuovo regolamento sul roaming dati, secondo l’ERG, è necessario anche per consentire agli operatori più piccoli o ai new entrant di usufruire di offerte all’ingrosso più bassi e di essere, quindi, più competitivi coi grandi player.