Italia
Nasce Siav Academy, un comitato di esperti del settore Information Technology per porre a confronto le esperienze pratiche di enti e aziende nella gestione elettronica dei documenti. L’obiettivo è dare una spinta propulsiva al settore per aumentare l’efficienza del paese in cui si stampa ancora troppa carta.
Una nuova iniziativa che mette al centro l’aspetto collaborativo tra il mondo accademico e il mondo del lavoro.
Come informa una nota, “Specialisti di temi che riguardano lo sviluppo telematico dei flussi documentali e l’organizzazione del lavoro sono messi in contatto con chi ogni giorno affronta in modo pratico gli stessi argomenti”. Questo progetto è diventato realtà con il primo incontro ufficiale che si è tenuto nei giorni scorsi, a Frassanelle, tra i Colli Euganei, e ha offerto un confronto costruttivo tra il comitato scientifico, fondato da Siav e formato da un gruppo di esperti e studiosi, e aziende che hanno adottato soluzioni di gestione documentale.
Il comitato scientifico è formato da sei personalità che sono un punto di riferimento nei settori IT e della Pubblica amministrazione: Pierluigi Ridolfi, già presidente della Commissione interministeriale per la gestione telematica del flusso documentale e della dematerializzazione; Maria Guercio, direttore dell’Istituto di Studi per la tutela dei Beni archivistici e librari dell’Università degli studi di Urbino; Stefano Pigliapoco, docente di archivistica informatica presso l’Università degli studi di Macerata; Vincenzo Gambetta, consulente per la gestione di dati, informazioni e contenuti nel settore dell’It; Roberta Raimondi, docente di sistemi informativi presso
Alfieri Voltan, presidente di Siav, ha sottolineato: “Abbiamo voluto dare vita a questa iniziativa perché l’esigenza di migliorare l’efficienza nel nostro paese è centrale per lo sviluppo. Le idee migliori nascono dal confronto ed è con questo spirito che Siav Academy crea occasioni di scambio in cui gli esperti rispondono ai quesiti posti dai diretti interessati: aziende ed enti. Utilizzatori che a loro volta riportano agli accademici le situazioni concrete che si trovano ad affrontare ogni giorno. Lo scopo è individuare e proporre iniziative di studio e ricerca, soluzioni a problemi esistenti e costruire insieme proposte da sottoporre alle istituzioni”.
Nel corso dell’incontro sono emerse considerazioni significative sullo stato della digitalizzazone negli uffici pubblici e sugli sviluppi normativi. Pierluigi Ridolfi, coordinatore del comitato scientifico, ha ricordato che “i processi documentali valgono il 2% del Pil e che sono ancora troppi i fogli di carta che si stampano ogni anno negli uffici (110 miliardi), di cui la metà viene cestinata nel giro di trenta minuti”.
Ha sottolineato l’efficienza che si potrebbe raggiungere con la gestione documentale con esempi concreti: “Una raccomandata tradizionale costa venti euro circa e richiede tempi di trasmissione di giorni. Una Pec (Posta elettronica certificata) costa due euro ed è istantanea. Con la gestione elettronica delle pratiche inoltre occorre ricordare che per aprire una nuova impresa i tempi si possono ridurre a un giorno”.
Anche Vincenzo Gambetta, consulente ed esperto per la gestione elettronica dei documenti, ha presentato il quadro della situazione relativo alla fatturazione elettronica in Italia e in alcuni paesi maggiormente all’avanguardia in Europa. In Italia si stima che il numero di fatture emesse sia dai 2,5 ai 3 miliardi l’anno. Con l’introduzione della fattura elettronica il risparmio stimato è compreso tra i 14 e i 18 miliardi di euro l’anno.
Di grande rilievo l’intervento del comandante del reparto logistica della Guardia di Finanza, il Generale Mennato Possemato, che ha espresso le sue considerazioni sul lavoro che si sta realizzando per l’informatizzazione della matricola all’interno della Guardia di Finanza e sui progetti di protocollo informatico e della conservazione sostitutiva a partire da alcune regioni del Sud.