Mondo
Yahoo! ha respinto anche la nuova offerta di Microsoft, organizzata, secondo la web company, dall’azionista Carl Icahn che da tempo si sta battendo per un rinnovo del Cda del gruppo.
La società ha ricevuto venerdì la proposta dal gigante del software e di Icahn per uno smembramento e una vendita separata degli asset: “prendere o lasciare”. Una ristrutturazione massiccia e la vendita della sola attività del motore di ricerca a Microsoft.
La nuova offerta prevede anche il completo e immediato rinnovo dei vertici del gruppo, ostili a questa acquisizione, con a capo della lista nera sicuramente il direttore generale Jerry Yang.
I nuovi consiglieri d’amministrazione verrebbero scelti direttamente da Carl Icahn.
“Questa bizzarra e opportunistica alleanza non è nell’interesse degli azionisti di Yahoo!”, ha dichiarato senza mezzi termini il presidente Roy Bostock.
“Non ci lasceremo – ha ribadito – coinvolgere in una transazione che non sia la migliore per l’interesse dei nostri azionisti”.
Bostock ha definito “assurda” l’offerta che, secondo il suo parere, farebbe solo l’interesse di Microsoft.
La società di Redmond e Icahn hanno lasciato al Cda meno di 24 ore per poter decidere su questa Opa non negoziabile.
Questo assalto congiunto a Yahoo! riaccende la suspense intorno a Yahoo!, mentre quest’ultima aveva annunciato lo scorso 12 giugno la rottura definitiva delle negoziazioni.
Nel frattempo, Yahoo! ha stretto un’alleanza strategica con sul “nemico” di sempre, Google, per la pubblicità online.
Microsoft nel febbraio scorso aveva offerto 44 miliardi di dollari per comprare Yahoo!, in modo da rafforzare la propria posizione proprio sul mercato dell’eAdvertising.
Di fronte al rifiuto categorico del gruppo, aveva proposto 9 miliardi di dollari solo per l’attività del motore di ricerca. Ma anche questa proposta è caduta nel vuoto.
Ed è qui che è entrato in scena l’investitore Carl Icahn, unendo gli azionisti di minoranza per contrastare le decisioni del Cda di Yahoo! contro Microsoft.
Il miliardario americano ha anche depositato una mozione chiedendo il rinnovo del Consiglio, che il primo agosto verrà sottoposta al voto dell’assemblea generale.
A inizio luglio, Icahn ha ricevuto il sostegno di Microsoft, che sarebbe ancora interessato al gruppo, se l’assemblea generale decidesse per la sostituzione dei vertici dell’azienda.
“Si sta tentando di smantellare la società e offrire il nostro motore di ricerca a Microsoft a condizioni svantaggiose per gli azionisti“, ha ribadito Bostock. Aggiungendo: “Lasceremo che i nostri azionisti decidano nel loro interesse e non in quello di Microsoft e Icahn”.