Unione Europea
La Commissione europea ha accolto con soddisfazione l’approvazione delle proposte di riforma del pacchetto Ue sulle tlc da parte delle Commissioni Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) e Mercato Interno e Protezione Consumatori (IMCO) del Parlamento europeo.
Anche se il parere definitivo del Parlamento europeo si consocerà solo dopo la votazione in seduta plenaria – che dovrebbe aver luogo il 3 settembre prossimo – i voti delle Commissione ITRE e IMCO sono considerati “passi importanti verso la definizione finale di testi legislativi che dovranno essere adottati dal Parlamento europeo e del Consiglio”.
“Accolgo con favore il positivo segnale di progresso che il Parlamento europeo ha dato con il suo voto – ha dichiarato il Commissario Viviane Reding – La riforma delle telecomunicazioni è di grande importanza per il rafforzamento di un mercato unico a vantaggio sia degli operatori e dei consumatori”.
Dopo aver ringraziato i relatori responsabili in commissione ITRE, Catherine Trautmann (Francia, PSE) e Pilar del Castillo Vera (Spagna, PPE-DE) e in commissione IMCO, Malcolm Harbour (Regno Unito, PPE-DE), per il loro lavoro costruttivo, la Reding ha sottolineato che il consenso sul pacchetto telecom è essenziale per “rafforzare la concorrenza effettiva sui mercati delle telecomunicazioni e la competitività dell’economia europea nel suo complesso”.
Riguardo la riforma della gestione dello spettro radio, “sono stati compiuti alcuni progressi”, ma la Reding avrebbe voluto che le Commissioni parlamentari fossero più “ambiziose”
Lo spettro è una risorsa di grande valore, essenziale per lo sviluppo di servizi innovativi e una sua gestione più efficiente e armonizzata aiuterebbe l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi in fatto di diffusione della banda larga ‘per tutti’.
Restano, inoltre, diverse questioni aperte per quanto riguarda la nuova struttura istituzionale che dovrebbe essere responsabile della regolamentazione del settore a partire dal 2010.
Le commissioni parlamentari hanno votato a favore del rafforzamento della cooperazione tra le autorità nazionali di regolamentazione attraverso la creazione di un nuovo organismo indipendente composto dai 27 regolatori nazionali: una struttura con meno poteri rispetto a quanto proposto dalla Commissione e non finanziata principalmente dal bilancio Ue.
Il nuovo organismo, inoltre, non sarà accorpato all’ENISA, come aveva proposto la Commissione per creare sinergie e per evitare la creazione di un ulteriore agenzia Ue.
Pur accogliendo “con favore” le buone intenzioni dietro la proposta di creare un nuovo organismo europeo di regolamentazione per le telecomunicazioni (BERT), la Reding sottolinea che quello che importa a consumatori e imprese “sono i risultati non le lunghe procedure”.
Per il Commissario, difficilmente BERT “sarà in grado di fornire risposte coerenti agli ostacoli regolamentari ancora troppo presenti in Europa sul mercato unico delle telecomunicazioni”.
I dubbi maggiori riguardano finanziamento del nuovo organismo e la sua capacità di arrivare in modo rapido ed efficace a posizioni comuni.
“Un sacco di ulteriore lavoro è indispensabile”, ha concluso la Reding.
La commissione ITRE ha accolto una serie di proposte fondamentali della Commissione, tra cui l’aggiunta della separazione funzionale agli strumenti a disposizione delle autorità nazionali di regolamentazione.
Gli europarlamentari hanno stabilito che le autorità nazionali di regolamentazione dovrebbero poter esigere la separazione della rete di accesso dell’operatore in posizione dominante, al fine di dare agli altri concorrenti pari opportunità di offrire servizi che poggiano su queste infrastrutture.
Per quanto riguarda, infine, la tutela dei consumatori, la Commissione IMCO ha accettato la maggior parte delle proposte della Commissione per perfezionare la trasparenza sui prezzi e le condizioni contrattuali e ha approvato l’accordo per migliorare il processo portabilità del numero. Questo permetterà ai consumatori di guardarsi intorno per scegliere tra offerte competitive.
Gli utenti disabili beneficeranno inoltre di un migliore accesso ai servizi di telecomunicazioni come il numero unico di emergenza 112 o i canali TV sottotitolati.
Tuttavia, una delle proposte principali della Commissione – quella di obbligare gli operatori ad avvertire i consumatori della compromissione dei loro dati privati, è stato “annacquato”.