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Netta smentita di Tiscali a quanto dichiarato da MF Dow Jones circa una presunta chiusura del processo di cessione a metà agosto e con una nota ha diffidato l’agenzia di stampa dal diffondere ulteriori informazioni price sensitive al mercato non verificate con la società.
MF Dow Jones avrebbe ricevuto tali presunte informazioni da una fonte vicino al dossier la quale informava anche che diversi offerenti, tra cui Vodafone, sono ancora in corsa per acquistare gli asset di Tiscali britannici o italiani.
Evidente adesso, da quanto riferito dall’Isp sardo, che tali dichiarazioni sarebbero prive di fondamento.
Intanto Vodafone ha evitato di rilasciare commentati. Secondo alcune indiscrezioni, pubblicate nei giorni scorsi dal Financial Times, l’operatore tlc avrebbe abbandonato la gara. A riguardo, Tiscali ha preferito astenersi dal commentare, ribadendo: “…Non commentiamo rumor riguardanti l’andamento dei processi”.
In particolare, sempre secondo indiscrezioni, Vodafone per acquisire l’intera Tiscali metterebbe sul piatto 2,38 euro per azione, mentre aprirebbe alla possibilità di acquisire la sola divisione italiana.
Un livello leggermente inferiore alle aspettative dell’azionista di maggioranza, comunque non lontano dai 3 euro indicati sin dall’inizio.
Sempre secondo queste fonti, a spingere Vodafone alla frenata sarebbe stata la gara per l’acquisizione dell’Isp sardo, che al momento non avrebbe riscosso particolare attenzione da parte di colossi del settore. Fatto sta che gli asset di Tiscali risulterebbero troppo importanti per Vodafone e gli operatori scommettono che nel breve si possa raggiungere un accordo.
Wind, BSkyB, Carphone Warehouse e Swisscom restano tutte interessate all’azienda italiana, ma ancora nessuno ha confermato di aver presentato un’offerta.
Sempre secondo il Financial Times, Vodafone potrebbe tornare in corsa qualora Tiscali non dovesse raggiungere un accordo con una delle quattro compagnie restanti. Vodafone non è stata immediatamente raggiungibile per un commento.
La società d’oltremanica era l’unica interessata a entrambi i rami di attività sulla banda larga di Tiscali in Italia e Gran Bretagna. Adesso potrebbe riconsiderarsi l’ipotesi della vendita spezzatino.