Francia
L’associazione dei consumatori UFC-Que Choisir ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del governo francese di approvare l’acquisizione di Neuf Cegetel da parte di SFR, filiale del gruppo media Vivendi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Les Echos, l’associazione contesta, tra le altre cose, il fatto che il governo non abbia chiesto, prima di dare il via libera all’operazione, il parere del Consiglio della Concorrenza, come era nelle sue facoltà.
Ma al centro delle preoccupazioni dei consumatori, soprattutto il fatto che la fusione tra le due compagnie telefoniche creerebbe un duopolio nel settore delle telecomunicazioni e della Tv a pagamento con da un lato l’ex monopolista France Télécom e la divisione Orange , dall’altro Vivendi e le filiali Canal+, SFR e Neuf Cegetel.
Secondo UFC, inoltre, con l’acquisto di Neuf Cegetel Vivendi avrebbe tolto dal mercato un concorrente ‘scomodo’, per diversi motivi: subito dopo l’acquisizione sono infatti svanite le ‘ambizioni mobili’ di Neuf Cegetel, così come la causa intentata contro Eurosport e Canal+.
L’associazione rimprovera anche a Bercy di non aver tenuto conto dei nuovi mercati quali la Tv mobile e la fibra ottica.
Sotto tiro anche il ruolo di Vodafone in SFR: il gruppo britannico controlla il 44% della società e quindi in base alle leggi antitrust l’operazione avrebbe dovuto essere valutata a Bruxelles e non a Parigi. Di contro, Vivendi ha impugnato il patto degli azionisti SFR, secondo cui Vodafone non avrebbe potere di veto sulle strategie della società nel settore fisso, ma soltanto nel mobile.
Degli altri concorrenti, nessuno ha presentato ricorso ma in effetti – fa notare Les Echos – Orange non avrebbe potuto contestare una decisione arrivata dal governo (azionista della società al 27%). Quanto agli altri, Vivendi sembra aver studiato ogni mossa alla perfezione, preparando un ‘cadeau’ per ognuno: innanzitutto l’impegno di aprire la sua rete a un operatore mobile virtuale (Free e Darty sarebbero già state contattate) e Neuf Cegetel ha promesso di accogliere una piattaforma Pay Tv indipendente.
La decisione del Consiglio di Stato dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
L’acquisizione da parte di Vivendi della quota del 29,5% di Neuf Cegetel in mano al gruppo Louis Dreyfus è stata approvata dal governo il 15 aprile.
Il gruppo di Frank Essar ha messo sul piatto 34,50 euro per ogni azione Neuf Cegetel, per un montante di circa 2 miliardi di euro, portandosi così al 68,59% del capitale.
Il 19 maggio 2008 Vivendi ha quindi presentato un’Offerta Pubblica di Acquisto a 35,90 euro per il resto del capitale quotato in Borsa (21,5%).
L’operazione consentirà a SFR di conquistare la seconda posizione sul mercato dell’accesso a internet e di trasformarsi in un operatore integrato con un’offerta convergente quad-play (internet ad alta velocità, telefonia mobile, fissa e IPTV).
In totale, SFR e Neuf Cegetel contano 3,7 milioni di clienti Adsl e 18,1 milioni di clienti mobili.