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Come ripensare il servizio pubblico radiotelevisivo?

Italia


L’articolo che segue, a firma di Giuseppe Richeri, è tratto da la-rete.net (www.la-rete.net), il nuovo sito che intende sostenere il dibattito sulla società dell’informazione in Italia.

 

 

Un paio d’anni fa alcune istituzioni canadesi organizzarono un incontro tra un gruppo di specialisti internazionali per discutere del seguente tema: se oggi la televisione pubblica non esistesse sarebbe utile crearla?

 

Questo  modo di porre il problema può apparire troppo radicale, non c’è però alcun dubbio che la televisione pubblica costituisca anche in l’Europa un nodo non più settoriale, da circoscrivere al campo dei media. I tentativi di raddrizzare la situazione variano da paese a paese, ma ovunque cresce la sensazione che non si possa più continuare cercando di risolvere una falla dopo l’altra con aggiustamenti congiunturali.

 

Da noi all’ordine del giorno c’è il modello di governance da adottare  per  la Rai con l’intenzione di  ridurre l’influenza dei partiti politici sulla sua gestione, in Francia il problema é il finanziamento di France Television e si vuole eliminare l’influenza della pubblicità sulla programmazione, in Spagna si discute ancora del  finanziamento di RTE e delle forme di indirizzo e controllo della televisione pubblica perché assuma una più netta funzione d’interesse generale. Nel resto d’Europa  l’attenzione è centrata su altri aspetti ancora. In molti paesi, dietro ai temi del momento, crescono le critiche e le incertezze sulle funzioni stesse dei broadcaster pubblici…(continua)

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