Roaming: lo stato dell’arte a un anno dall’eurotariffa. Risparmi del 60% in attesa della decisione Ue sui dati

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Roaming

Ieri, 30 giugno, è stato il primo anniversario dell’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul roaming.

L’introduzione dell’eurotariffa per le chiamate vocali da e per un paese Ue ha generato risparmi del 60%, che aumenteranno nei prossimi mesi grazie alla riduzione progressiva dei costi introdotta dalla nuova normativa.

 

La Commissione sta ora valutando se e in che modo sia il caso di introdurre un’eurotariffa anche per i servizi dati (internet mobile, sms, mms), visto che oggi scade l’ultimatum del Commissario Reding ha rivolto agli operatori mobili per persuaderli a tagliare le tariffe volontariamente.

 

“L’idea che i consumatori debbano pagare per una chiamata in roaming di più che per una chiamata nazionale va contro i principi basilari del mercato unico europeo. Per questo esattamente un anno fa siamo entrati in azione  a vantaggio di milioni di cittadini costretti a pagare tariffe ingiustificatamente alte per fare e ricevere chiamate durante i loro viaggi in un Paese Ue”, ha sottolineato la Reding, incubo estivo degli operatori tlc.

 

A un anno di distanza, la Reding si dice soddisfatta dei risultati ottenuti: gli operatori, nonostante le proteste iniziali, hanno infatti rispettato i dettami del Commissario Reding – ovvero l’introduzione, a partire dal 30 luglio 2007, di una tariffa non superiore a 49 centesimi al minuto per le chiamate effettuate all’estero e a 24 centesimi per le chiamate ricevute all’estero, IVA esclusa – permettendo a oltre 400 milioni di consumatori di risparmiare fino al 60% rispetto agli anni scorsi.

Questi tetti scenderanno, rispettivamente, a 46 centesimi di euro e 22 centesimi il 30 agosto 2008 e a 43 centesimi  e 19 centesimi  il 30 agosto 2009.

 

Secondo uno studio effettuato dall’ERG (European Regulators Group) – il gruppo formato dalle 27 le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni – gli operatori sarebbero anche sulla buona strada per attuare le nuove disposizioni in materia di trasparenza, anche se su questo punto rimangono ancora delle vistose lacune.

 

Il passaggio all’eurotariffa – ha quindi sottolineato la Reding – “è avvenuto senza intoppi grazie alla stretta collaborazione tra la Commissione europea e il gruppo dei regolatori europei e il forte sostegno politico garantito dal Parlamento europeo nel corso di tutta l’anno”.  

 

Il regolamento sul roaming scadrà nel 2010, a meno che il Parlamento e il Consiglio dei Ministri Ue non decideranno di estenderlo.

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