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Quasi 40 milioni di danni e interessi per la diffusione di prodotti contraffatti. Tanto sarà costretta a pagare eBay al gruppo LVMH, leader mondiale dei beni di lusso con in portfolio firme come Fendi e Louis Vuitton, profumi come Dior, Kenzo, Guerlain e Givenchy, orologi come TagHeur e Zenith.
Dopo una procedura durata 18 mesi, il Tribunale di Parigi ha giudicato che eBay abbia commesso “gravi mancanze, non adempiendo all’obbligo di assicurare che le sue attività non generassero atti illeciti”.
eBay, che ha già annunciato ricorso contro la decisione, dovrà comunque provvedere immediatamente al pagamento della cifra.
Già Hermès, meno di un mese fa, aveva ottenuto da eBay un risarcimento di 20 mila euro, ma la nuova sentenza, vista la ‘pesantezza’ della sanzione comminata dai giudici di Parigi apre comunque un nuovo capitolo nella lotta alla contraffazione dei marchi su internet.
Il gruppo LVMH, da canto suo, saluta la decisione definendola “fondamentale” per la sua risposta a una questione “particolarmente grave”: quella della “breccia” di internet, che permette la “dissimulazione delle pratiche più odiose e del parassitismo”.
“E’ una decisione – continua la società in una nota – molto importante la cui portata non si limita solo alla Francia”.
eBay giudica invece la decisione come del tutto priva di impatto sulla lotta alla contraffazione: “si tratta in realtà – spiega la casa d’aste – di una volontà di LVMH di proteggere le sue pratiche commerciali escludendo ogni concorrenza, a discapito della libertà di scelta dei consumatori”.
LVMH aveva chiesto originariamente un risarcimento di 50 milioni di euro.
In base alla sentenza, il marchio Louis Vuitton Malletier ottiene un risarcimento totale di 19,28 milioni di euro per i danni causati dallo sfruttamento illecito del marchio e per danni morali e d’immagine. Dior Couture ne ottiene invece 17,3 milioni per le stesse motivazioni.
Per aver danneggiato la linea di distribuzione dei profumi Dior, Kenzo, Givenchy e Guerlain eBay dovrà invece pagare in tutto 3,25 milioni di euro.
Il tribunale ha inoltre imposto la sospensione della distribuzione dei prodotti interessati dalla sentenza, pena una multa di 50 mila euro per ogni giorno di ritardo, e la pubblicazione del giudizio in inglese e francese su alcuni giornali e sui siti eBay per tre settimane.
