Android: troppi cambiamenti in corso d’opera. Slitta il lancio del telefonini targati Google?

di Alessandra Talarico |

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Google Android

I primi telefonini basati sulla piattaforma Android di Google non arriveranno prima della fine dell’anno-inizio 2009.

I continui cambiamenti nell’architettura del sistema, dicono i produttori e gli sviluppatori di software, stanno infatti ritardando lo sviluppo di elementi fondamentali della piattaforma, rendendo arduo il rispetto dei tempi per il lancio dei primi cellulari compatibili, che era previsto per la seconda metà di quest’anno.

 

Secondo il Wall Street Journal, Google sta imparando a proprie spese quanto sia difficile cambiare il mercato della telefonia mobile.

 

A novembre scorso, il re Mida del web aveva annunciato in gran fanfara la strategia con la quale intendeva dare “una bella scossa al settore della telefonia mobile”: un’alleanza industriale allargata con 34 tra le maggiori società tecnologiche e di applicazioni wireless del mondo, col fine ultimo di “generare innovazione per i dispositivi cellulari e dare ai consumatori una user experience di gran lunga migliore di quella oggi riscontrabile nelle piattaforme mobili”.

 

Il primo frutto dell’alleanza (Open Handset Alliance) è stato proprio Android, definito come “una piattaforma per i dispositivi mobili aperta e globale”, che avrebbe permesso agli sviluppatori di lavorare in maniera più “collaborativa”, accelerando la velocità di lancio di nuovi e innovativi servizi mobili.

 

Sia Samsung che HTC, entrambi membri dell’alleanza OHA, avevano anticipato che i primi telefonini compatibili con Android sarebbero usciti entro la fine dell’anno.

 

Ma le previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche: diversi operatori partner della Open Handset Alliance – come Sprint e China Mobile – avrebbero rimandato i piani di uscita, mentre delle fonti anonime citate dal Wall Street Journal non nascondono il proprio pessimismo. Tra i principali problemi riscontrati, le fonti citano “incessanti modifiche apportate da Google al sistema operativo”.

Cambiamenti che starebbero ritardando lo sviluppo degli altri componenti della piattaforma e che potrebbero mettere in forse l’uscita dei primi telefonini anche per la fine dell’anno.

 

Sempre secondo il WSJ, Android non avrebbe guadagnato un largo supporto dai grandi sviluppatori di software per la telefonia mobile, proprio per il fatto che Google avrebbe attuato troppi cambiamenti in corso d’opera, rendendo impossibile completare i software.

 

L’obiettivo di Google – che sta lavorando da anni alla costruzione di un ecosistema mobile – è quello di abbassare in maniera consistente i costi di sviluppo e distribuzione dei telefonini e dei servizi mobili, e Android rappresenta secondo il gruppo il sistema ideale, essendo una “soluzione software mobile totalmente integrata, formata da un sistema operativo, un middleware, un’interfaccia ed applicazioni user-friendly”.

 

La piattaforma è completamente gratuita e include tutti i software necessari per lanciare servizi nuovi e personalizzati e dispositivi meno costosi e più semplici da usare.

 

“Gestire la creazione della piattaforma dando ai partner la possibilità di premere per nuove funzionalità richiede tempo”, ha spiegato sempre al WSJ Andy Rubin, responsabile delle piattaforme mobili di Google.

Ma la paura sale proprio “perché siamo molto, molto vicini”, ha aggiunto.

 

Tra i membri Fondatori della Open Handset Alliance vi sono: Broadcom, China Mobile, eBay, Intel, KDDI, LG, Motorola, NTT DoCoMo, Qualcomm, Samsung, Sprint Nextel, Synaptics, Telecom Italia, Telefónica, Texas Instruments, T-Mobile e Wind River.

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