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“Banda laaarga, perché serve, dove arriva, come si integra“. Ecco di cosa si parlerà al Convegno organizzato da Anuit (Associazione Nazionale Utenti e Imprese di Informatica e di Telecomunicazioni) per il 25 giugno nella Sala Orlando – Unione del Commercio e del Turismo – a Milano.
La disponibilità di accessi a banda larga è un fattore strategico per la competitività di un Paese industrializzato. Occorre, però, dicono gli organizzatori, avere innanzitutto chiaro cosa si intende per “Banda Larga”.
Le numerose definizioni, spesso, riflettevano i vincoli nell’offerta piuttosto che guardare in prospettiva e, quindi si sono attivate aspettative non sempre concretizzate nella realtà operativa.
I recenti sviluppi tecnologici stanno, però, cambiando lo scenario: ADSL2, WiMax, HSDPA, FTTC, sono sigle tecniche ancora non sufficientemente conosciute, ma che permettono di intravedere un futuro diverso per l’attivazione di nuovi servizi e nuove modalità di lavoro.
Ecco perché l’accesso alla banda larga non è una semplice opzione aggiuntiva, ma un’esigenza primaria per consentire un futuro di sviluppo. E’ ciò che occorre alle imprese italiane per crescere, al superamento del digital divide per andare incontro alle esigenze dell’intero territorio nazionale, al sistema-Paese per essere efficiente e in grado di assecondare i processi di modernizzazione
Le caratteristiche dimensionali e di localizzazione delle aziende italiane richiedono la disponibilità diffusa dei servizi di accesso a internet ad alta velocità; per questo il digital divide non è solo un problema di “uguaglianza sociale” ma riguarda l’efficienza.
Tutto ciò sosterrà l’affermazione di nuovi modi di lavorare, con nuove esigenze di integrazione dei processi aziendali: dagli acquisti, al marketing, alla vendita. La banda larga imporrà una revisione critica dell’organizzazione interna e, pertanto, il modus operandi di coloro che lavorano in azienda subirà modifiche, a volte significative.
Questo processo di education è delicato e richiede tempi legati alla tipologia delle persone coinvolte, una piccola grande rivoluzione culturale, delicata e che richiederà tempi di realizzazione conseguenti alla tipologia delle persone coinvolte.
E’ quindi necessario avere un quadro ampio e completo delle possibilità, delle opportunità, delle difficoltà da gestire per ottenere il massimo dei vantaggi dalle nuove tecnologie.
L’Anuit organizza questo Convegno per favorire una riflessione sulle nuove applicazioni delle tecnologie disponibili, in grado di apportare concreti benefici al business aziendale.
I lavori verranno aperti da Giorgio Rapari, presidente Assintel, e Sergio Antocicco, presidente Anuit.
Si passerà poi a considerare l’offerta su reti wireless. Fabio Panunzi di Linkem parlerà di “WiMax, la soluzione per nuovi servizi e applicazioni“. Mentre Vincenzo Scarlato di Ariadsl tratterà di “Aria: le strategie per lo sviluppo della rete nazionale”.
Ugo De Fusco di e.Max affronterà la questione “Servizio migliore o nuovo paradigma?”, mentre Stefano Coiro di Ericsson “Full Service Broadband: le potenzialità della banda larga per il lancio di servizi innovativi“.
Da Telecom Italia si interverrà per aprire un confronto sul tema dei servizi innovativi. Luca Jachia di BT Italia approfondirà “La banda larga come fattore abilitante per i nuovi servizi”.
Francesco Sacco dell’Università Bocconi illustrerà “Gli effetti economici indotti dall’uso della banda larga“, si aprirà quindi il dibattito.