Roaming dati: il traffico aumenta e i prezzi calano. Gli ultimi dati Gsma per scongiurare nuova sforbiciata Ue

di Alessandra Talarico |

Europa


Viviane Reding

Ad aprile 2008, gli utenti 3G hanno raggiunto in Europa quota 112 milioni, facendo del Vecchio Continente la regione a più rapida adozione della tecnologia di accesso veloce a internet da rete mobile.

La diffusione delle reti mobili a banda larga ha favorito un più esteso utilizzo dei servizi dati, un mercato cresciuto del 40% a 7 miliardi di euro nel 2007 grazie anche agli ingenti investimenti degli operatori, che hanno speso oltre 20 miliardi di euro per aggiornare network e servizi.

 

I dati sono quelli forniti da Wireless Intelligence e AT Kearney per l’associazione GSMA che continua l’azione di pressing volta a evitare un nuovo intervento regolatorio della Commissione europea sul roaming dati, il servizio che consente ai viaggiatori di accedere a internet o alla posta elettronica attraverso un telefonino o un laptop quando si trovano al di fuori del proprio Paese.

 

Secondo AT Kearney, il prezzo medio al dettaglio del roaming dati è sceso del 25% nell’anno concluso ad aprile 2008, mentre nello stesso periodo il traffico è incrementato del 75%. Scaricare un megabyte di dati all’interno della Ue costa mediamente di 5,06 euro, rispetto ai 5,62 euro che si pagavano nel quarto trimestre 2007. Anche il prezzo medio del roaming per gli sms è sceso del 18%.

 

Calano, allo stesso tempo, i costi dei servizi 3G, dei telefonini e delle Pc card per accedere a internet dal portatile sfruttando i collegamenti mobili.

“In alcuni Paesi della Ue – spiega la GSMA – i servizi mobili a banda larga costano meno di quelli fissi”.

Per esempio, i servizi internet mobile costano in Gran Bretagna circa 13 euro al mese, che scendono a 10 euro in Austria.

 

Gli operatori, infatti, stanno pian piano comprendendo la necessità di introdurre piani tariffari flat per far decollare i servizi internet mobile, un po’ come è avvenuto per quelli da rete fissa: dal momento che la tariffazione al minuto o per megabyte non è stata un successo anche a causa della scarsa trasparenza sui costi effettivi del servizio, si è infine capito che non si sarebbe andati da nessuna parte senza garantire ai clienti la possibilità di controllare la spesa, riducendo il rischio di inaspettate bollette astronomiche.

Per aumentare la fiducia dei consumatori, le società mobili hanno infine iniziato a introdurre nuove misure per informare gli utenti, in maniera più trasparente e chiara, sui limiti dei contratti.

 

A tutto ciò si aggiunge la pressione delle tecnologie concorrenti, come il Wi-Fi, che sta portando a una rapida contrazione dei prezzi al consumo dei servizi dati.

Secondo Tom Phillips, Chief Government & Regulatory Affairs Officer della GSMA, “…i prezzi continueranno a scendere perché gli operatori continueranno a innovare i modelli tariffari e sempre più europei utilizzeranno i servizi su base quotidiana”.

 

Resta da vedere se queste riduzioni ‘volontarie’ basteranno al Commissario Ue Viviane Reding, che ha annunciato un nuovo giro di vite anche per le tariffe dati, dopo l’introduzione di un’eurotariffa per il roaming voce.

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