Italia
E’ “plausibile” che la procedura di vendita di Tiscali si possa concludere “entro giugno“. E’ quanto ha dichiarato stamani l’amministratore delegato dell’Isp, Mario Rosso, che ha comunque precisato che non c’è un termine preciso dopo che è stata individuata la short list dei pretendenti lo scorso 12 maggio.
Rosso ha anche risposto a una domanda sul fatto che Vodafone è data come favorita: “…E’ nello stato delle cose che il principale operatore alternativo sia individuato come il possibile acquirente“.
L’interesse di Vodafone per gli asset di Tiscali giustificherebbe peraltro le strategie del gruppo inglese che debutterà in Italia con la banda larga a fine estate, proprio in concomitanza con l’arrivo – a fine luglio – di Vittorio Colao ai vertici del gruppo britannico.
A riguardo, ieri in una nota ufficiale Tiscali ha chiarito che “…Non è ancora stata presa alcuna decisione in merito alla valorizzazione delle proprie attività e alle trattative in corso con diversi operatori”.
Evidentemente si è cercato di acquietare le voci incalzanti che parlavano di un’imminente “…proposta formale di acquisto da parte del colosso mondiale delle telecomunicazioni”, ipotizzando un prezzo di 2,8 euro per azione che valorizzerebbe il gruppo intorno agli 1,6 miliardi di euro.
Dal canto suo
Oltre a Vodafone, a Tiscali sarebbero interessati BSkyB, Virgin Media, Wind e Fastweb. Sempre più difficile diventa invece l’ipotesi che Telecom Italia possa entrare nella partita in seconda battuta
Intanto i rumor hanno mandato su il titolo in borsa, che ieri ha chiuso al rialzo del 10% a 2,58 euro. Gli scambi hanno riguardato il 6,5% del capitale, ovvero 37,2 milioni di azioni, quasi il doppio rispetto alla media giornaliera delle ultime trenta sedute (19,1 milioni di pezzi). Con la seduta di ieri la capitalizzazione è salita a quota 1,48 miliardi di euro.
Gli advisor nominati per curare l’operazione di cessione sono Banca Imi (Intesa SanPaolo), JpMorgan e lo studio Borghesi Colombo, mentre l’aspetto legale, secondo quanto appreso, è seguito dallo studio Chiomenti.
Non è da escludere comunque che nei prossimi giorni venga convocato un consiglio d’amministrazione per fare il punto della situazione.