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Terminazione fissa: tariffe uguali per tutti entro il 2010. Italia prima nella Ue ad applicare il ‘modello di un operatore efficiente’

Italia


È stata approvata ieri dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – presieduto da Corrado Calabrò, relatori i Commissari Nicola D’Angelo e Stefano Mannoni – la delibera che ha fissato le tariffe di terminazione degli operatori telefonici alternativi di rete fissa per il periodo 2007/2010.

 

La terminazione indica le tariffe all’ingrosso che i gestori si praticano vicendevolmente per la connessione delle chiamate sulle rispettive reti e che, ovviamente, influenzano i prezzi al consumo.

 

In base alle attuali disposizioni – transitorie, della durata di 4 anni – gli operatori concorrenti possono far pagare tariffe di terminazione all’ingrosso più alte rispetto alle tariffe dell’operatore dominante, Telecom Italia.

Ma, entro il 2010, le tariffe scenderanno progressivamente e per ogni chiamata effettuata sulla propria rete ma da un cliente di un altro gestore, ogni operatore riscuoterà 0,57 centesimi di euro al minuto.

 

In sostanza, mentre le tariffe di terminazione di Telecom Italia sono regolate in vista del raggiungimento del livello di orientamento al costo nel 2009, gli operatori alternativi sono autorizzati a far pagare tariffe maggiori ma solo fino al raggiungimento della simmetria con le tariffe di Telecom Italia, che dovrebbe quindi attuarsi entro il 2010.

 

“La misura adottata oggi dall’Autorità – che prevede ancora alcuni anni di asimmetria tariffaria – ha l’obiettivo, condiviso dalla Commissione europea, di favorire la competizione tra operatori dotati di proprie infrastrutture e di proprie soluzioni tecnologiche”, si legge in una nota Agcom.

 

“Tale competizione garantirà a consumatori ed utenti considerevoli benefici in termini di pluralità e qualità dei servizi con prezzi finali più bassi e una più ampia possibilità di scelta del fornitore”.

 

Il provvedimento Agcom sulle tariffe di terminazione emanato a giugno 2006 per incoraggiare l’ingresso dei nuovi operatori nel mercato della telefonia fissa, è stato al centro di un forte braccio di ferro tra l’Agcom e la Commissione europea, che chiedeva all’Authority di ridurre il periodo di transizione e di specificare un percorso regolamentare (glide path) per la riduzione delle tariffe di terminazione, nonché di sviluppare un modello di costi per il calcolo del valore di terminazione degli operatori alternativi che tenesse in considerazione la necessità degli stessi di divenire efficienti nel tempo.

 

La Ue ha spesso sottolineato che il mantenimento dell’asimmetria per altri due anni si scosta da quanto deciso dalle altre Authority europee e potrebbe finire per creare distorsioni della concorrenza e svantaggi per i consumatori, ribadendo anche che le tariffe attualmente praticate in Italia, benché transitorie, “…sono alte, in termini sia assoluti che relativi”.

 

Il Presidente Agcom Corrado Calabrò, da parte sua, ha però difeso la decisione di mantenere temporaneamente tariffe asimmetriche per incentivare la creazione di infrastrutture di rete fissa a banda larga e ha sottolineato che l’uso di questa leva, in Italia più che in altri Paesi Ue, è dettato dalla necessità di  compensare la posizione di monopolio ancora oggi mantenuta da Telecom – agevolata dall’aver detenuto per decenni il regime di monopolio della telefonia fissa – e di “garantire la persistenza di una concorrenza sostenibile in un mercato altamente competitivo e ad elevata evoluzione tecnologica, qual è quello italiano”.

 

Con questo nuovo provvedimento, aggiunge l’Authority, l’Italia è il primo Paese in Europa ad applicare il cosiddetto “modello di un operatore efficiente”.

 

 

Valori delle tariffe di terminazione 2007/2010

 

Fasweb

Wind

BT Italia

Tiscali

Tele2

Eutelia

Altri operatori

01/07/2007

2,01

1,90

1,78

1,76

1,45

1,25

1,25

01/07/2008

1,53

1,44

1,38

1,36

1,15

1,02

1,02

01/07/2009

1,05

1,01

0,97

0,97

0,86

0,80

0,80

01/07/2010

0,57

0,57

0,57

0,57

0,57

0,57

0,57

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