Italia
Passa anche dalla scuola la rivoluzione digitale del neoministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta che, insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno e al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha inaugurato questa mattina a Roma la XIX edizione del ForumPA, la mostra convegno dedicata alla pubblica amministrazione (dal 12 al 15 maggio alla Nuova Fiera di Roma).
Il ministro dimostra di avere le idee molto chiare su come snellire e rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione nell’era di internet. A iniziare dalle pagelle, che presto potrebbero essere visionate solo via web.
La Rete è “un tesoro al servizio dei cittadini”, ha spiegato Brunetta, e dovrà farsi volano di una PA in grado di semplificare la vita e la farraginosa burocrazia italiana.
“La banda larga e l’ICT dovranno far superare ai cittadini ogni barriera fisica”.
Basta dunque con la carta, che nelle previsioni del neoministro, è destinata a sparire nel giro di non più di un anno e mezzo – con buona pace dell’Amazzonia – e via libera a una PA presente ovunque: i cittadini potranno sbrigare le loro pratiche e avere certificati elettronici anche nelle tabaccherie, nelle farmacie e nelle Poste.
“Se sapremo cambiare – aggiunge – potremo spendere meglio e liberare importanti risorse da impieghi poco produttivi”.
La produttività e l’efficienza della PA saranno i due pilastri del nuovo governo?
Ce lo auguriamo un po’ tutti, ma sembra non avere dubbi il responsabile del dicastero della Pubblica Amministrazione.
“La PA – ha sottolineato – deve guardare meno a se stessa e più ai bisogni dei cittadini, perciò bisogna farla funzionare e incentivarla, senza perdere tempo a guardarci l’ombelico”.
“La stella polare – ha aggiunto – sono i bisogni e gli interessi di cittadini, famiglie e imprese, soprattutto dei più deboli come gli anziani. Se fa questo, la Pubblica amministrazione sarà bene orientata, altrimenti sarà marginalizzata”.
In una Pubblica Amministrazione che finalmente parla di meritocrazia e di licenziamento per i dipendenti fannulloni – come farebbe qualsiasi azienda privata che miri alla soddisfazione dell’utente e alla produttività – le basi da cui ripartire saranno “trasparenza, valutazione e benchmarking”. Gli strumenti, federalismo, ICT e banda larga.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione saranno “…catalizzatori del cambiamento”. Bisogna innanzitutto permettere a ogni famiglia e impresa di potervi accedere e, quindi, rendere la banda vettore di servizi utili “facendola diventare l’unico strumento a regime per colloquiare e utilizzare i servizi della pubblica amministrazione”.
Dello stesso parere il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che ha definito “fondamentale” l’innovazione e la modernizzazione della PA. Obiettivo che che rientra nel programma del nuovo governo il quale riconosce l’importanza dei nuovi strumenti tecnologici per ridurre contrasti sociali ed economici.
“Ci aspettiamo dalle moderne tecnologie dell’informazione la possibilità di trovare soluzioni più condivise anche a livello sindacale e – ha concluso Alemanno – a livello di composizione degli interessi dei cittadini e delle necessità dei lavoratori”.