Unione Europea
I costi sostenuti dai consumatori europei per inviare e ricevere sms e per navigare in internet da rete mobile quando si trovano all’estero sono troppo alti, nonostante gli aggiustamenti apportati alle tariffe da parte di molti operatori mobili.
In media, nel terzo trimestre del 2007 gli utenti pagavano 5,24 euro per MB di servizi di dati e 0,29 euro per un sms.
Ultima in ordine di tempo, anche Telecom Italia – nello stesso giorno in cui la Ue ha avviato una consultazione pubblica sul funzionamento e sugli effetti del regolamento comunitario sul roaming – ha ridotto di oltre il 50% il prezzo del roaming dati in Europa.
Prima dell’operatore nostrano, anche Vodafone, Kpn, Base, E-Plus, Play e Gruppo 3 avevano dato una sforbiciata alle tariffe per il traffico dati in roaming, nel tentativo di evitare un nuovo intervento della Commissione che, dopo il varo di un’eurotariffa per i servizi vocali, entrata in vigore il 30 giugno 2007, vuole usare il pugno di ferro anche per i servizi dati, ancora troppo costosi.
La Ue ha quindi invitato le imprese, i consumatori e le altre parti interessate a trasmetterle informazioni per esaminare il funzionamento e l’efficacia del regolamento comunitario sul roaming, che ha livellato le tariffe praticate per le chiamate vocali in roaming in altri Stati membri ed ha fissato un tetto massimo di 0,49 euro al minuto per le chiamate in uscita e di 0,24 euro al minuto per le chiamate in entrata. Questi tetti scenderanno, rispettivamente, a 0,46 euro e 0,22 euro il 30 agosto 2008 e a 0,43 euro e 0,19 euro il 30 agosto 2009.
La consultazione riguarda anche altri temi specifici, quali il roaming involontario, che si verifica quando i consumatori utilizzano il proprio telefono cellulare vicino alla frontiera di un paese confinante e il telefono ha “agganciato” una rete estera; l’effetto del regolamento sugli operatori di piccole dimensioni e sui prezzi nazionali; il problema dei minuti reali e fatturati (vale a dire, se, in conseguenza del regolamento, si sia innestato un circolo vizioso che ha portato alla fatturazione “al secondo” in luogo di quella “al minuto”) e se il regolamento sia necessario per i servizi di dati in roaming e per gli sms alla luce degli attuali prezzi al dettaglio e delle tendenze del mercato.
Il regolamento comunitario in materia di roaming scadrà il 30 giugno
Secondo le rilevazioni effettuate dall’ERG (European Regulators Group), la tariffa media praticata per effettuare una chiamata è scesa da 0,69 centesimi di euro al minuto del terzo trimestre a 0,62 centesimi negli ultimi tre mesi 2007.
Per ricevere una chiamata si è pagato in media 0,30 centesimi, contro 0,34 dei tre mesi precedenti.
I dati valutati dall’ERG comprendono i servizi voce, sms e dati praticati da oltre 150 operatori e service provider europei.
Alla fine dell’anno, l’esecutivo presenterà il suo rapporto sul roaming internazionale al Parlamento e al Consiglio europeo. Ecco perché i riscontri sull’effettiva applicazione del regolamento rivestono un’importanza particolare.
Telecom Italia, intanto, ha fatto sapere il prezzo del roaming dati in Europa per chi vorrà navigare in Internet con un telefonino o una PC Card TIM , sarà di soli 0,8 centesimi di euro (IVA inclusa) a Kbyte, un prezzo – dice la società -paragonabile a quello del traffico dati a consumo in Italia.
La rimodulazione tariffaria può essere utilizzata in: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.