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Ormai vicina al controllo dell’ex monopolista greco Ote, Deutsche Telekom potrebbe tentare il colpo anche oltreoceano.
Il colosso tedesco delle tlc sarebbe infatti pronto a lanciare un’offerta d’acquisto per rilevare l’operatore statunitense Sprint Nextel.
Se l’operazione dovesse riuscire Deutsche Telekom diventerebbe il numero uno del mercato mobile americano.
Dopo aver incassato il via libera (con una serie di vincoli sulla governance) del governo greco – che controlla il 26% di Ote – a rilevare il 20% del capitale dell’ex monopolista ellenico, Deutsche Telekom sarebbe dunque prossima a lanciare un’offerta su Sprint Nextel.
Secondo il Wall Street Journal, il progetto sarebbe ancora nelle fasi preliminari e potrebbero volerci mesi prima di giungere a una proposta concreta.
Anche il magazine tedesco Der Spiegel aveva annunciato l’eventualità di un’offensiva di Deutsche Telekom sull’operatore americano, affermando che “il progetto Sprint figura in testa alle priorità” dell’operatore tedesco.
Sprint Nextel è nata nel 2004 dalla fusione tra Sprint e Nextel, intenzionati a unire le forze per poter lottare ad armi quasi pari con gli altri due big del mercato: AT&T e Verizon Wireless.
Acquisendo il gruppo, Deutsche Telekom – che con la controllata T-Mobile occupa il quarto posto sul mercato mobile con 28,7 milioni di clienti – potrebbe scavalcare i due rivali.
Il gruppo tedesco ha una capitalizzazione di 79 miliardi di dollari, contro i 22 miliardi di Sprint Nextel, che sta registrando una notevole erosione del bacino di utenza. A fine febbraio, il gruppo ha presentato risultati finanziari non proprio esaltanti a causa di oneri per 30 miliardi di dollari legati all’acquisizione di Nextel da parte di Sprint (38,45 miliardi di dollari, dei quali 2,8 in cash e il resto in azioni).
Il costo di un’eventuale acquisizione, nota il francese La Tribune, sarebbe “ammorbidito ulteriormente” dalla debolezza del titolo Sprint Nextel e dalla forza dell’euro sul dollaro.
Ma l’operazione, sottolinea ancora il quotidiano d’oltralpe, sarebbe comunque complicata, sia per il fatto che i due operatori utilizzano tecnologie differenti che per la possibile reticenza del regolatore Usa, che potrebbe non vedere di buon occhio la fusione tra il numero 3 e il numero 4 della telefonia mobile nazionale.
Il patron di
, René Obermann, non ha mai nascosto di voler rafforzare la posizione del gruppo sui mercati più importanti e in quest’ottica, lo scorso anno, ha acquisito l’americana SunCom Wireless, attiva nel sud-est degli Stati Uniti e nei Carabi con oltre 1 milione di abbonati, per 2,4 miliardi di dollari e le attività olandesi di Orange, la filiale mobile dell’operatore francese France Télécom.
Per raggiungere i suoi obiettivi, il gruppo ha già avviato un programma di contenimento dei costi per aumentare la competitività in termini di prezzi e servizi. A questo scopo è partita la migrazione delle reti verso la tecnologia IP.
Il target per il 2010 resta la riduzione dei costi in un range tra 4,2 e 4,7 miliardi.