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La consapevolezza delle potenzialità legate ai servizi mobili di ricerca locale continua a crescere, generando nuove opportunità di business per brand e vendor.
Secondo la società di ricerca Juniper Research questi servizi sono destinati a crescere fino a conquistare, nei prossimi 5 anni, il 30% di tutti gli utenti, ossia circa 1,3 miliardi di persone.
In soldoni, tutto ciò potrebbe arrivare a valere circa 4,8 miliardi di dollari.
Si tratta ovviamente di servizi che andranno per la maggiore nei quasi saturi mercati occidentali dell’Europa e del Nord America, dove già sono presenti validi attori nel campo della fornitura di informazioni digitali incentrate sul locale (si pensi ad esempio ai servizi offerti dalle varie Pagine Gialle, alle guide sui ristornati, sugli alberghi, sui cinema ecc ecc), e si riscontra una buona copertura di punti di interesse (POI).
A trainare il decollo di questi servizi sarà, ovviamente, la pubblicità, anche se Juniper avverte dell’effetto boomerang: l’efficacia dell’advertising in questo nascente settore varierà ampiamente in base al contesto locale.
La disponibilità e la qualità di directory e contenuti locali sarà un fattore chiave, insieme alla presenza delle infrastrutture a supporto del servizio.
A contare, alla fine, sarà però la qualità della user-experience: le applicazioni proposte devono risultare realmente semplici ed intuitive, oltre che veloci nell’elaborazione dei parametri di ricerca impostati. Per avere successo sul mercato, è importante che l’interfaccia mobile risultati user-friendly, con una ottimizzazione concreta dello spazio visivo dello schermo.
Se tutte queste premesse saranno rispettate la ricerca mobile, tra il 2008 e il 2013, dovrebbe attirare il 43% dei profitti legati all’advertising mobile.
Il pubblico, infatti, sembra apprezzare la possibilità di ricevere spot sul cellulare in cambio di informazioni utili legate alla location più di qualsiasi altra forma di advertising mobile.
Ma, avverte Juniper, bisogna stare attenti a un possibile effetto disincentivante causato da un eventuale sovraccarico di pubblicità, che potrebbe finire per limitare l’adozione dei servizi. Gli utenti, si sa, sono molto gelosi del telefonino e, conclude la società, è necessario adottare politiche sulla privacy trasparenti e chiare, per evitare il ripetersi dei timori legati all’uso dei motori di ricerca web, accusati di collezionare dati personali dei consumatori per rivenderli alle società di advertising.