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Attesa per i risultati di Yahoo!. Maxi intesa a tre con Google e Aol per la pubblicità, mentre in soccorso di Microsoft arriva Murdoch

Stati Uniti


Grande attesa per i risultati trimestrali di Yahoo!. Una buona performance degli utili servirebbe al gruppo per dimostrare a Microsoft di valere più dei circa 42 miliardi di dollari che corrispondono all’attuale valore dell’offerta d’acquisto lanciata lo scorso febbraio. Le previsioni di Yahoo!, ribadite anche lo scorso 7 aprile, sono per un giro d’affari del trimestre compreso tra gli 1,68 e gli 1,84 miliardi di dollari, contro gli 1,67 miliardi di un anno fa.

Una performance convincente di Yahoo! potrebbe far aumentare la pressione degli investitori su Microsoft per alzare il prezzo.

 

In questa settimana scade, infatti, l’ultimatum lanciatole da Microsoft per iniziare a trattare formalmente sull’offerta d’acquisto inoltrata più di due mesi fa. La società di Redmond dal canto suo, annuncerà i propri utili giovedì. Se dall’una o dall’altra parte dovessero arrivare grandi sorprese, l’intero scenario della trattativa potrebbe cambiare prima di sabato, il giorno in cui l’opa del colosso del software potrebbe diventare ostile.

 

La battaglia per acquistare Yahoo! è iniziata lo scorso 1° febbraio, quando Microsoft ha messo sul tavolo un’offerta d’acquisto in contanti e azioni da 44,6 miliardi di dollari, o 31 dollari per azione. Il successivo 10 febbraio il cda di Yahoo! ha rifiutato formalmente l’offerta ritenendo che sottovaluti “in maniera sostanziale” il valore della società.

 

Da allora sono poi trascorse circa otto settimane di stallo, in cui Yahoo! ha esplorato possibilità di alleanze con News Corp, Aol, Google, attendendosi probabilmente un rialzo della posta da parte di Microsoft. Ma il colosso di Redmond non si è mosso, rilevando l’assenza di altre offerte concorrenti. Tra le due società vi sono stati solo due incontri informali tra dirigenti, che non hanno smosso le acque.

 

Lo scorso 5 aprile Microsoft ha inviato al cda di Yahoo! una lettera firmata dall’amministratore delegato Steve Ballmer, in cui minacciava di portare l’offerta d’acquisto direttamente agli azionisti del colosso di Internet, se entro due settimane la società non avesse intavolato trattative formali. Yahoo! non si è mossa e ha anzi esplorato accordi con Google e Aol.

 

Intanto la società di Sunnyvale ha affidato la gestione della sua pubblicità allo storico rivale Google. L’alleanza è anticipata dal Wall Street Journal anche se ha precisato che l’accordo non è stato ancora confermato dalle due società. Farebbe parte di una maxi intesa a tre che prevede il rafforzamento di Yahoo! con la presenza di Google e la fusione con Aol. L’intesa è orientata a bloccare il tentativo della Microsoft di acquisire la compagnia proprietaria di uno dei più rinomati marchi del web, fondata nel 1994 da due giovani studenti della Stanford University, David Filo e Jerry Yang.

 

Ma in soccorso di Microsoft arriva lo squalo della finanza america. Rupert Murdoch ha dichiarato: “non posso sicuramente permettermi di rilanciare un’offerta maggiore di quella di Microsoft (…). Google intende veramente prendere il controllo del mondo della pubblicità? Microsoft deve essere sostenuta quando dice di voler fissare un termine?”.

 

Delle domande che secondo alcuni nasconderebbero un accordo tra le due società. Secondo il Wall Street Journal, infatti, Microsoft e News Corp sarebbero al momento in trattative per un’offerta congiunta da presentare a Yahoo! e il tycoon dei media prendere il controllo di alcuni asset che potrebbero presto entrare nella galassia di MySpace.

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