Italia
EXPO COMM arriva in Italia, questo il titolo dell’evento tenutosi all’Ambasciata americana di Roma per presentare EXPO COMM ITALIA 2008, importante appuntamento dedicato all’ICT che si terrà a Roma dal 2 al 4 dicembre 2008. Atmosfera da grande occasione, con l’Ambasciatore Ronald P. Spogli, impeccabile padrone di casa, che ha sottolineato l’impegno delle imprese americane che operano in Italia e le attenzioni verso l’interscambio di conoscenze e competenze con il nostro Paese, oggi in una prospettiva di interesse Euro-mediterraneo. Parterre d’eccezione, con decine d’imprenditori dell’ICT e rappresentanti del mondo universitario e, su tutti, una autorevolissima rappresentanza di consiglieri dell’AGCOM: Stefano Mannoni, Nicola D’angelo, Enzo Savarese, Roberto Napoli.
Dopo l’intervento dell’Ambasciatore Ronald P. Spogli, introdotto da Robert Bannerman, Primo Segretario dell’Ambasciata, si sono via via succeduti gli interventi di Mary Ann Krause, Vice Chairman of the Board della E.J. Krause, Antonio Bruzzone, direttore commerciale di Fiera Roma, Giancarlo Capitani, Politecnico di Milano e la-rete.net, Pier Virgilio Dastoli, Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza della UE a Roma. Apprezzati gli interventi politici di Maurizio Gasparri, Luca Barbareschi e Gianni De Michelis, che ha concluso i lavori. La tavola rotonda è stata moderata da Raffaele Barberio, direttore di Key4biz.
Convergenti gli obiettivi degli organizzatori di EXPO COMM e dei rappresentanti politici, d’istituzioni, d’imprese e ricerca che hanno partecipato all’evento: a) rilancio del sistema-Paese, b) sostegno al mercato nazionale dell’Information Technology, delle telecomunicazioni e dei media digitali, c) approccio Euro-mediterraneo per dare all’Italia un ruolo di cerniera tra Europa e sponda Sud del Mediterraneo.
“Expo Comm Italia 2008 – ha dichiarato l’Ambasciatore Ronald P. Spogli – sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese ed Università per riflettere sul rilancio dell’ICT e dei mercati dell’innovazione in Italia, in una prospettiva Euro-mediterranea. L’Italia è, infatti, il ponte naturale tra l’Europa e l’area del Mediterraneo e l’ICT, che rappresenta il volano di sviluppo economico e sociale della Società dell’Informazione, può e deve costituire un utile momento di confronto e di crescita”.
“Si tratta – ha sottolineato l’Ambasciatore Spogli – di un’opportunità non solo di sviluppo per le imprese e i mercati, ma anche di affermazione di nuovi servizi al cittadino e per la Pubblica Amministrazione, di ampliamento delle conoscenze e di diffusione dei sistemi d’istruzione. Grazie alla partecipazione delle aziende leader della regione nei settori delle telecomunicazioni, dei media digitali e di internet, Expo Comm Italia 2008 intende mantenere le aspettative sia delle istituzioni che stabiliscono le regole del gioco a livello nazionale ed internazionale, sia delle Università che assicurano le nuove competenze allo sviluppo della società”.
Per Mary Ann Krause, Vice Chairman of the Board di E. J. Krause, EXPO COMM ITALIA 2008 dovrà rappresentare “…una piattaforma d’incontro e di sinergie tra le istituzioni di settore, le imprese ICT ed IT, le Università e gli organismi di ricerca e promozione dell’innovazione“.
E’ quindi qualcosa di nuovo, di cui si avverte fortemente l’esigenza, data la necessità di adeguare la realtà delle fiere nell’era d’internet.
“…Vogliamo creare un nuovo sistema per le relazioni B2B- ha sottolineato Mary Ann Krause – disegnare un nuovo format, un nuovo modello di Exhibition 2.0 che tenga conto delle mutate esigenze delle aziende; l’esistenza di una grande community internazionale rappresentata dalle varie fiere EXPO COMM che si tengono in giro per il mondo, rappresenta un ulteriore valore aggiunto che contribuirà al successo dell’operazione…”.
“…L’Italia è un pontile naturale sul Mediterraneo e nessun altro Paese si trova in una posizione geografica e in uno stato generale di relazioni internazionali con i Paese dell’area tali da assicurare l’apertura e la disponibilità necessarie al successo del progetto – ha concluso Mary Ann Krause – In aggiunta molte imprese ICT e IT hanno proprio in Italia le loro competenze internazionali come EMEA o South Europe e Middle East o semplicemente South Europe e il nuovo evento rafforzerà tali funzioni presenti in Italia“.
A Mary Ann Krause è subito seguito l’intervento di Antonio Bruzzone, direttore commerciale di Fiera Roma, partner nella realizzazione di EXPO COMM TALIA 2008.
“…La presentazione odierna di EXPO COMM ITALIA 2008 è doppiamente importante perché ha come obiettivo servire l’ampio settore che è espressione dell’industria dell’innovazione tecnologica – ha sottolineato Bruzzone – Si tratta di un settore che guarda per sua natura al futuro, ma non ad un futuro lontano e incerto, bensì ad un futuro già presente, poiché esso ha concrete ricadute immediate e di qualità sui mercati, sul lavoro, sulle competenze, sulla vita di ogni giorno. Un settore che vede coinvolti tutti gli ambiti produttivi e con essi tutte le aree del Paese, anzi di tutti i Paesi, con un moto globale che non esclude alcuna realtà nazionale, pur in presenza di differenti passi di marcia…”.
“…E’ per questa ragione– ha concluso Bruzzone – che abbiamo accettato con piacere la sfida di un nuovo progetto, che nasce ora, ma che poggia sulle solide basi di un circuito di manifestazioni internazionali sotto il marchio di EXPO COMM, e che ha bisogno di offrire valori aggiunti certi, di crescita, di nuovo dinamismo di una nuova prospettiva…”.
Ha quindi preso la parola l’on. Maurizio Gasparri, già ministro delle Comunicazioni nel secondo governo Berlusconi, il ministro di settore più longevo e con all’attivo una intensa attività di rilancio dell’intero settore.
“La presentazione di EXPO COMM ITALIA presso l’ambasciata americana, l’attenzione dell’Ambasciatore Spogli, sottolineano l’ordine di priorità dei processi legati allo sviluppo delle tecnologie – ha dichiarato l’on. Maurizio Gasparri – L’importanza della presentazione di EXPO COMM sta nel fatto che eventi così possono finalmente sollecitare maggiore collaborazione tra imprese che operano nei mercati internazionali e quelle italiane, e l’essere qui oggi presso l’ambasciata americana sottolinea questa rilevanza anche ai fini dei rapporti tra gli Stati Uniti e l’Italia, rapporti politici ed istituzionali, economici e commerciali”.
“Forse abbiamo qualche ritardo – ha segnalato Gasparri – In Italia spesso registriamo dati di penetrazione della banda larga più lenti rispetto ad altre parti del mondo, però dobbiamo dire che c’è stata un’importante e favorevole crescita. E dobbiamo guardare con ottimismo al futuro, perché le tecnologie s’intrecciano, diventano interoperabili ed il mondo della convergenza avanza. Non c’è alternativa“.
“Credo che le istituzioni debbano favorire la crescita di questo importantissimo settore, utile per i servizi pubblici e per tante altre esigenze – ha proseguito Gasparri – Spesso la politica è obbligata a confrontarsi con l’esigenza della riduzione dei costi della pubblica amministrazione e degli sprechi. Sono fattori che condizionano il debito pubblico e creano situazioni difficili da risolvere, anche nell’alternanza dei differenti schieramenti. Al contrario, una forte digitalizzazione della pubblica amministrazione è da sempre indicata come una soluzione necessaria, anche per offrire servizi più capillari, più rapidi ed efficienti. Se è sulla rete, l’utente o il cittadino può controllare la rapidità delle risposte e quindi questo è uno stimolo per tutti i vari uffici.
Certo non è facile farlo in modo diffuso e capillare, non solo per gli investimenti economici, ma anche per la formazione del capitale umano”.
Lo scenario è stato tracciato con la consueta precisione e lucidità da Giancarlo Capitani, Ceo di NetConsulting, oltre che professore al Politecnico di Milano e socio fondatore de La-rete.net.
“….Il mercato italiano – ha subito dichiarato Capitani – ha una sua dimensione considerevole ma scarsamente valutata , soprattutto nei disegni delle politiche economiche nazionali, con 75 miliardi di euro di valore, in un settore dove dominano le telecomunicazioni (peculiarità unica nel panorama europeo) per 50 miliardi circa e l’informatica con 20 miliardi…”.
“….Un settore questo dell’ICT – ha proseguito Capitani – popolatissimo di imprese, 91.000 aziende a fine 2007, sia di informatica che di telcos. In cui un dato positivo è l’alta natalità di imprese ICT, sempre accompagnata però da un altrettanto alto tasso di mortalità, entrambi segni di comunque di un sistema dinamico e in movimento. Il dato negativo è che il mercato italiano non è in grado di far fronte a uno stock di imprese così imponente in confronto con le risorse e i dati medi della Comunità europea, presentando allarmanti dati di frazionamento e frammentazione che necessitano operazioni urgenti di aggregazione.
Un settore che complessivamente presenta 500.000 addetti, a cui vanno aggiunti anche coloro che operano presso le aziende utenti ICT, arrivando così alla cifra di 1 milione di addetti. Quindi un settore a forte contenuto intellettuale ancora da valorizzare”….
“….Il mercato italiano – ha sottolineato Capitani – risulta essere troppo concentrato sui grandi spender e sulla parte alta del sistema. Le grandi aziende con più di 250 addetti generano il 57% della spesa totale del settore ICT, seguite dal settore bancario, all’interno del quale 20 grandi gruppi coprono l’80% della spesa…”.
“…Noi possiamo però dare una lettura di queste debolezze in chiave di nuove opportunità ed evidenziando che in Italia esistono 5 grandi questioni che una fiera come EXPO COMM ITALIA 2008 può evidenziare. La prima è rappresentata dal soggetto ‘Impresa italiana’, che, nonostante il ritardo di cui sopra, presenta dei timidi segnali di ripresa. A riguardo – ha concluso Capitani – abbiamo creato 5 strategie utili per uscire fuori dalla stagnazione: a) internazionalizzazione, b) filiera su reti lunghe, c) le catene logistiche, d) la velocità del cambiamento e la competitività sui mercati e, non ultimo, e) il tema delle fusioni…”.
Il saluto dell’Unione Europea è stato portato da Pier Virgilio Dastoli, Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza dell’Unione Europea a Roma.
“…Abbiamo accolto l’iniziativa di EXPO COMM ITALIA 2008 con molto interesse – ha dichiarato Dastoli – perché è la prima di questo tipo in Europa e perché si pone in una prospettiva Euro-mediterranea. E’, questa, una prospettiva di particolare rilievo, come indicato dall’appuntamento del Summit per l’Unione del Mediterraneo che si svolgerà il prossimo 13 luglio a Parigi. Emerge con forza l’avvio di un nuovo percorso di lungo termine, molto importante e denso di opportunità, che non potrà che fare tesoro delle ragioni del mancato partenariato ‘euro-mediterraneo’ del 1995.
Il mercato delle nuove tecnologie e le applicazioni cui esse danno luogo – ha proseguito Dastoli – rappresentano uno dei settori di maggior importanza strategica in relazione alle decisioni di Lisbona, ovvero con notevoli ricadute non solo economiche, ma anche sociali e politiche in chiave di cittadinanza europea (..…) Mi auguro – ha concluso Dastoli – che questa iniziativa di EXPO COMM ITALIA 2008 sia la prima di una lunga serie, in chiave di un maggiore dialogo con le realtà mediterranee e in un’ottica di un rapporto più profondo tra cittadini e Unione Europea“.
Tra gli interventi politici, quello di Luca Barbareschi, nella nuova veste di parlamentare appena eletto, di cui è noto l’impegno per un rilancio del settore in Italia e all’estero.
“…La vera sfida italiana sarà proprio sui contenuti, dove noi dobbiamo puntare, anche verso i mercati esteri sfruttando il nostro know-how artistico e tecnico – ha sottolineato Barbareschi – Non solo importare, ma anche esportare, basta pensare alle nostre risorse allocate all’estero, in altri settori, come l’infotainment internazionale: un esempio per tutti i cartoonist italiani della Pixar”.
“…Noi – ha evidenziato Barbareschi – abbiamo un brand forte, il made in Italy, non ancora valorizzato in tutta la sua capacità di generare ricchezza, che difatti facciamo pesare solo sulle linee in entrata, nell’importazione…”.
“…Sarà centrale – ha specificato il neoparlamentare – anche il ruolo della Rai che, in quanto azienda di stato, dovrà riposizionarsi sul mercato come soggetto multimediale, magari smettendola di acquistare format dall’estero, rinnovandosi in creatività, ritrovando una posizione centrale a livello nazionale…”.
“…Negli altri Paesi – ha concluso Barbareschi – la centralità delle emittenti nazionali e pubbliche è fondamentale nella crescita del flusso dei contenuti, come nel caso della BBC, in cui il 50% dei contenuti è user-generated, dove i valori della condivisione creativa e della partecipazione è centrale per la crescita delle aziende e del Paese…”.
Le conclusioni sono state tracciate da Gianni De Michelis, europarlamentare impegnato anche recentemente come relatore della direttiva europea Media Without Frontiers.
“L’Italia dell’innovazione e dell’ICT può giocare un ruolo straordinario nell’area euro-mediterranea – ha dichiarato l’on. Gianni De Michelis – Ed è importante che proprio dagli Stati Uniti, da una società di settore tra le più importanti nel mondo come E.J.Krause, si decida di far partire il messaggio al mondo degli operatori e delle imprese, proprio dall’Italia e proprio da Roma“.
“Tuttavia – ha proseguito De Michelis – non sembra che vi sia piena consapevolezza di questa sfida nel Paese, né a livello politico, né istituzionale, né a livello di imprese. E forse è proprio per questo che l’Italia non si colloca tra i Paesi che mostrano più sensibilità verso le tematiche dello sviluppo dell’ICT o della lotta al Digital Divide. Dobbiamo cambiare approccio e anche questa di EXPO COMM ITALIA 2008 è una delle occasioni da non mancare”.
“Negli ultimi dieci anni – ha proseguito De Michelis – siamo stati noi a inseguire l’Europa, ora potrebbe capovolgersi la situazione, grazie a una nuova considerazione del panorama europeo che si apre sempre più verso Sud e della posizione geografica dell’Italia rispetto alla macroregione Mediterranea”.
“Nel Mediterraneo – ha concluso Gianni De Michelis – la vera prospettiva in gioco, oltre quella di una caduta dannosissima nel digital divide, è la possibilità di un’Europa forte che guidi l’intero Mediterraneo verso un nuova fase di crescita e verso un nuovo ruolo politico nell’area e nel mondo. In tutto ciò l’Italia deve assolutamente inserirsi e costruire intorno a sé un ruolo di rilievo. Il terreno dell’innovazione può essere una ottima occasione di crescita”.
Da domani key4biz pubblicherà gli interventi dell’evento, mentre mercoledì 23 aprile saranno disponibili i podcast su Radio Key (www.radiokey.biz).