Unione Europea
Sono oltre 2,8 milioni i nomi di dominio .eu registrati a due anni dall’apertura al pubblico del suffisso che consente alle aziende, agli enti pubblici e ai singoli cittadini di scegliere un nome internet paneuropeo per i loro siti Web e loro indirizzi di posta elettronica.
L’identità internet europea è stata scelta da grandi aziende – come Air France, Illy, Bridgestone e Versace – ma anche da tantissimi cittadini, piccole imprese e organizzazioni non governative, desiderose di “cogliere tutti i vantaggi del mercato unico e le libertà che ne derivano”, come ha sottolineato la Commissione Ue in una nota.
Attualmente, il dominio .eu è il quarto nome di dominio di primo livello più popolare in Europa e il nono a livello mondiale – in concorrenza con identità tradizionali come .com, .net o .org – anche se negli ultimi tempi, la corsa all’aggiudicazione dei domini europei ha un po’ segnato il passo: basti pensare che in occasione del primo anniversario, lo scorso anno, si era già arrivati a quota 2,5 milioni e che nei primi giorni di registrazione si marciava a un ritmo di un nuovo dominio ogni 76 secondi.
Nel 2007, secondo i dati forniti dalla Ue, la crescita globale del numero di registrazioni è stata dell’11%, con un aumento del 48,6% delle richieste provenienti dalla Polonia, seguita dalla Lituania (48,4%) e dalla Finlandia (39,9%).
Dall’Italia è pervenuto il 5,1% delle richieste, mentre il Paese più ricettivo è stata la Germania, con il 31,4%, seguita dai Paesi Bassi (13,4%), dal Regno Unito (13,3%) e dalla Francia (7,3%).
Il fatto che nel secondo anno di vita dei domini europei, il tasso di rinnovamento delle sottoscrizioni è stato dell’80% costituisce comunque – secondo il Commissario Viviane Reding – “…un voto di fiducia per dominio di primo livello europeo”.
Le attività di registrazione dei domini .eu sono iniziate il 7 dicembre 2005: fino al 7 febbraio 2006, però, solo i detentori di marchi depositati e gli enti pubblici hanno potuto chiedere la registrazione di nomi “.eu”; successivamente la stessa possibilità è stata data ai detentori di altri “diritti pregressi”, come i nomi commerciali o gli identificatori di impresa.
Dal 7 aprile 2006, infine, la registrazione è stata aperta a tutti i residenti nell’Unione europea, e dal 1° gennaio 2007 è stata estesa anche ai residenti e alle imprese di Romania e Bulgaria.
“La creazione di un ambiente affidabile con una chiara identità europea è un elemento fondamentale della mia visione della società dell’informazione inclusiva in Europa”, ha affermato ancora la Reding. “I pionieri di .eu hanno compreso subito il suo valore e hanno colto l’occasione di promuovere la propria identità paneuropea. Il dominio .eu dovrebbe diventare la scelta naturale di tutti gli europei. Quanto più si rafforza il mercato unico europeo delle telecomunicazioni, tanto più dovremmo impegnarci perché .eu diventi più visibile, più sicuro e meno costoso.”
I costi di registrazione variano all’interno dell’UE e le tariffe totali applicate (dal registrar e dal registro) partono da 12 euro.