Galileo Test Range: il laboratorio per sperimentazione e sviluppo del sistema satellitare europeo entra nella fase operativa  

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Investimento complessivo di 26 mln di euro  

Italia


Galileo Test Range

Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giovanni Fabrizio Bignami, e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, hanno firmato l’accordo per l’avvio della seconda fase di realizzazione del Galileo Test Range, il laboratorio nazionale permanente per la sperimentazione e il supporto alla validazione del segnale Galileo e per lo sviluppo di applicazioni di navigazione e posizionamento.

Con l’intesa siglata alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini, e del presidente di Filas, Flaminia Saccà, il Galileo Test Range entra nella fase che prevede la piena operatività, con un investimento complessivo di circa 26 milioni di euro.

 

L’Italia con il GTR è stato il primo Paese ad avviare la creazione di una struttura di sperimentazione e sviluppo delle potenzialità, delle applicazioni e dei servizi legati a Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo.

Come spiega una congiunta, il GTR costituisce un fondamentale strumento di sviluppo a disposizione delle imprese, delle università e degli enti di ricerca del Lazio e di tutta Italia nei comparti di trasporti e infomobilità, telecomunicazioni, sicurezza, tutela ambientale e protezione civile, e un importante fattore competitivo per il settore dell’aerospazio italiano.

 

Il Galileo Test Range si compone di un Centro di Analisi e Controllo (sviluppato su tre piani per un totale di 1.800 metri quadri e sito presso il Tecnopolo Tiburtino) e di un’Area Sperimentale localizzata tra i comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli, dove una rete di pseudo-satelliti, detti pseudoliti, generano da postazioni fisse o trasportabili il segnale di navigazione. Ad oggi, soltanto la Germania con il progetto GATE ha realizzato un’infrastruttura del genere, per decodificare e utilizzare il segnale del sistema satellitare europeo.

 

La prima fase (Fase A) di realizzazione del GTR è stata finanziata con un investimento di 9 milioni di Euro dalla Regione Lazio con il supporto operativo della Filas, società regionale dedicata al sostegno dell’Innovazione. Iniziata nel luglio 2005, è stata affidata al raggruppamento di imprese costituito da Telespazio, Thales Alenia Space, Finmeccanica, e si è appena conclusa.

 

L’accordo appena firmato prevede che l’Agenzia Spaziale Italiana con il supporto della Regione Lazio – Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione Turismo – gestirà la Fase B , che prevede un potenziamento sia della rete di trasmettitori che del centro di controllo, e soprattutto il passaggio alla gestione di segnali Galileo-like ( la fase A utilizzava infatti segnali GPS). La Regione continuerà a farsi carico dei costi di affitto e spese generali per l’attuale locazione del GTR, con un investimento di circa 4 milioni di Euro, mentre l’Agenzia Spaziale Italiana metterà a disposizione risorse finanziarie nell’ordine dei 13 milioni di Euro.

 

Il comunicato sottolinea che il DTA del Lazio è un centro di eccellenza europeo, che vanta 5 miliardi di euro di fatturato e conta 30 mila occupati. Di questo tessuto fanno parte 250 aziende che costituiscono realtà significative nelle diverse aree di competenza industriale; 10 importanti enti di ricerca (ASI, CNR, CSM, ENEA, ESA/ESRIN, ecc.); 5 università pubbliche, per 4 facoltà di ingegneria, 12 Dipartimenti e 30 programmi universitari di formazione superiore (corsi di laurea specialistici, master, dottorati) che riguardano l’aerospazio e numerosi progetti di ricerca gestiti da CNR, CSM, ESRIN, ENEA, INFN, ASI; circa 3 mila tra professori universitari, ricercatori e altri specialisti coinvolti in attività di ricerca aerospaziale.

 

Ad oggi i fondi pubblici stanziati per il DTA del Lazio sono 62 milioni di euro (30 milioni dal Mur e 32 milioni di euro dalla Regione Lazio).

 

L’attività di coordinamento e supporto al DTA svolta da Filas su mandato della Regione Lazio si articola in 5 aree di intervento:  

  • Erogazione di fondi pubblici (ed eventualmente privati) alle imprese per attività di Ricerca e Sviluppo;

  • Sviluppo di accordi e incentivazione per programmi di Ricerca e Sviluppo con coinvolgimento di imprese private e strutture pubbliche di ricerca;

  • Offerta di finanziamenti e servizi volti alla creazione (seed financing) e/o alla crescita di imprese (expansion capital);

  • Creazione di servizi professionali e piattaforme di collaborazione a vantaggio della community (e.g. osservatori tecnologici e di mercato, piattaforme come il GTR, Lazio Connect, eLearning, ecc.);

  • Promozione e marketing dei prodotti e servizi delle aziende del Distretto in ambito Nazionale ed Internazionale.

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