Internet mobile: nuovi operatori aderiscono al framework GSME per la tutela dei minori

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Telefonia mobile

La crescente diffusione di reti mobili a banda larga pone il problema dell’accesso sicuro ai contenuti internet da parte dei bambini, che in numero sempre maggiore possiedono un cellulare.

Gli operatori mobili ne sono consapevoli e stanno mettendo in atto le adeguate misure di protezione, come parte di un programma coordinato da GSM Europe, la divisione europea della GSM Association.

A un anno dall’introduzione del Framework europeo per un uso più sicuro di internet mobile da parte di bambini e ragazzi, codici di auto-regolamentazione sono in vigore in 21 Paesi Ue, e – fa sapere GSM Europe – altre nove compagnie hanno appena aderito al programma, per un totale di 24 operatori e fornitori di contenuti, a copertura di tutti gli Stati Membri.

Gli operatori firmatari servono un bacino di circa 550 milioni di clienti, pari al 96% del totale Ue.

Il Framework stabilisce una serie di misure – quali meccanismi di controllo dell’accesso, classificazione dei contenuti commerciali, iniziative di sensibilizzazione ed educazione – che gli operatori dovrebbero implementare per garantire che i bambini possano accedere a internet mobile dal cellulare in tutta sicurezza.

Le linee guida sono volte innanzitutto a rassicurare i genitori – spesso giustamente riluttanti a dotare i loro pargoli di cellulari in grado di connettersi a internet – circa la buona volontà dell’industria verso la salvaguardia dei minori.

Un impegno comunque meritorio ed elogiato anche dal Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding, che ha sottolineato l’importanza “…del duro lavoro svolto dalla GSME e dagli operatori europei per cercare di istituire codici di condotta nazionali per un uso sicuro di internet da parte dei minori”.

Congratulandosi con le “buone intenzioni” dell’industria mobile europea, la Reding ha stigmatizzato invece le carenze riscontrate in alcuni Stati membri, dove la strada da fare per assicurare la messa in pratica di questi principi è ancora lunga.

“Continuerò a seguire molto da vicino questa vicenda, perché l’implementazione di misure pratiche e concrete è quello che veramente importa ai genitori per la sicurezza dei loro bambini. Incoraggio quindi gli operatori a collaborare in questo processo con le organizzazioni non-profit e le altre parti impegnati nella tutela dei minori”.

L’industria mobile, da canto suo, chiede ai decisori politici di fornire maggiore supporto per raggiungere gli importanti obiettivi fissati nel Framework – in particolare, lo sviluppo e la distribuzione di materiale educativo per genitori e insegnanti – e si impegna a perfezionare regolarmente i codici di condotta affinché siano sempre adeguati all’obiettivo che perseguono.

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