Unione Europea
La Commissione europea ha aperto un’indagine approfondita sull’acquisizione di Navteq – uno dei player di riferimento sul mercato dei servizi di geolocalizzazione – da parte di Nokia.
Il gruppo finlandese ha annunciato l’operazione da 8,1 miliardi di dollari lo scorso ottobre, ma l’esecutivo Ue vuole ora verificare, in seguito allo svolgimento di una inchiesta iniziale, se il progetto ponga in essere problemi di “concorrenza verticale”.
La statunitense Navteq è uno dei due produttori – insieme a Tele Atlas – di mappe stradali digitali in grado di offrire una copertura completa dell’Europa e del Nord America, elemento essenziale dei servizi di navigazione distribuiti anche sui dispositivi mobili. Nokia, da canto suo, è leader del mercato mondiale dei telefonini.
In seguito a un esame preliminare, la Commissione ha ritenuto che l’acquisizione di Navteq da parte di Nokia ponga gravi problemi di compatibilità col mercato comune: alla luce del duopolio esistente sul mercato sul mercato delle carte stradali digitali e della forte posizione detenuta da Nokia sul mercato dei cellulari, l’operazione potrebbe dunque “…limitare sensibilmente la concorrenza” nello Spazio Economico europeo.
L’indagine della Ue punterà così a stabilire se l’operazione possa in qualche modo determinare un aumento dei costi delle mappe digitali per le altre società che forniscono servizi di navigazione mobile o limitare il loro accesso a queste risorse, andando infine a riflettersi sui consumatori.
La Commissione ha tempo fino al 18 agosto per stabilire se il progetto di acquisizione pregiudichi in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio Economico europeo o in una parte di esso.
L’operazione Nokia-Navteq pone problemi analoghi a quelli intravisti nel progetto di acquisizione di Tele Atlas da parte di TomTom, società olandese che produce navigatori portatili e commercializza software di navigazione per la telefonia mobile.
Anche questo progetto è attualmente sotto la lente della Commissione, che avrebbe dovuto pronunciarsi proprio oggi.
L’esecutivo ha fatto però sapere che c’è bisogno di più tempo per analizzare il dossier e ha rinviato la chiusura dell’inchiesta al prossimo 30 maggio.
TomTom si dice tuttavia fiducioso e parla di “dialogo costruttivo” con la Commissione, proprio come Nokia, che si è dichiarata “impegnata in un dialogo aperto con la Commissione al fine di trovare un accordo sull’acquisizione di Navteq”.
Quello delle mappe digitali è un mercato in piena ascesa e ha trovato nel telefonino un nuovo volano di crescita dopo il web.
In particolare, il mercato dei navigatori portatili, ha raggiunto lo scorso anno quota 23 milioni di pezzi venduti per un valore di circa 6 miliardi di dollari, con una crescita di oltre il 60% rispetto al 2006.
I player del web e della telefonia mobile non vogliono certo stare a guardare e le acquisizioni nel settore si moltiplicano: a ottobre è stata Nokia ad aprire le danze, mettendo sul piatto 8,1 miliardi di dollari per acquisire gli asset di Navteq, in seguito Garmin e TomTom hanno iniziato a darsi battaglia per l’acquisizione di Tele Atlas: a prevalere è stata la società olandese, disposta a spendere 2,9 miliardi di euro.
Anche Microsoft ha fatto il suo ingresso nel settore della navigazione satellitare mobile, con l’acquisizione della britannica Multimap, specialista delle mappe sul web.