Privacy: il cellulare sa dove sei e cosa fai, e lo dice ai tuoi amici. I software ‘spioni’ impazzano con la scusa del social network

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Telefonia mobile

I cellulari, si sa, pur essendo utilissimi strumenti di comunicazione, riservano molte sorprese in fatto di privacy, facendosi veicolo di una miriade di possibilità per amanti diffidenti e capi esigenti che, grazie a particolari software già ampiamente disponibili, possono conoscere ogni spostamento dei sospetti fedifraghi o dei dipendenti poco produttivi.

 

I servizi ‘spia’ sono sempre più diffusi negli Usa, ma non solo, e molti di essi si basano sulla tecnologia Loopt, sviluppata da un ragazzo di appena 22 anni, Sam Altman.

 

Tra i primi ad adottare la tecnologia, Boost Mobile, un operatore mobile virtuale americano di proprietà di Sprint Nextel, ma pare che anche altri grandi player, come Verizon Wireless siano pronti a seguirne le orme.

 

Da aprile, infatti, per un costo mensile di 3,99 dollari, gli utenti di Verizon – joint venture controllata da Verizon Communications e Vodafone – potranno scaricare il software e condividere col proprio network di contatti le informazioni sulla propria posizione.

 

Il tutto, spiega Altman, in massima sicurezza, dal momento che – assicura Altman – i progressi della tecnologia consentono di salvaguardare sia la privacy che la sicurezza, permettendo agli utenti di essere rintracciati soltanto dalle persone conosciute, attraverso strumenti “intuitivi ed efficaci”.

 

Loopt, aggiunge Altman, “…è basato al 100% sul consenso dell’utente, che può condividere le informazioni soltanto con gli amici attraverso il network privati”.

Il servizio può essere attivato o disattivato facilmente e in ogni momento e può essere utilizzato con tutti i contatti o solo con alcuni.

Ad esempio, la prima volta che qualcuno cerca di rintracciare un numero di telefono, a questo numero viene inviato un sms a cui si deve rispondere per abilitare il monitoraggio e altri ne verranno inviati nelle settimane successive. La società offre inoltre impostazioni per la privacy personalizzabili per consentire di essere ‘invisibili’ in determinati momenti e per determinate persone, e collabora con diverse organizzazioni quali il Family Online Safety Institute, ConnectSafely.org, il Center for Democracy & Technology ed è certificata TRUSTe.

 

Il sistema messo a punto da Loopt, del resto, non è certo una novità: da oltre un decennio, ormai, si parla di telefonini in grado di indicare la strada da percorrere, di monitorare i figli che vanno a scuola o semplicemente di trovare la pizzeria più vicina e segnalarne l’indirizzo.

Ora questi servizi si stanno facendo largo sul mercato, adottati innanzitutto dalle aziende per migliorare l’efficienza operativa e, perchè no, per scoprire se i dipendenti che accumulano ritardi lo fanno davvero a causa del traffico e non perché invece si sono attardati al bar.

 

Sono sempre di più, tuttavia, i singoli utenti interessati alle tecnologie di tracking che, quanto meno, ci risparmiano la ‘fatica’ di dover continuamente digitare messaggi tipo ‘dove sei’, mentre le società che offrono simili servizi stanno proliferando e puntano soprattutto ai genitori ansiosi di conoscere sempre la posizione dei loro pargoli, ai capi che vogliono essere in grado di sapere esattamente dove si trovano i dipendenti, a tutte quelle persone che si sentono più sicure al pensiero di essere comunque rintracciabili.

 

Offrire servizi di location sul telefonino non è quindi un’innovazione, ma è l’automazione del servizio ad aprire nuove opportunità, soprattutto per conquistare i giovanissimi, per i quali stare in contatto continuo con gli amici è una necessità essenziale, per soddisfare la quale non c’è privacy che tenga.

 

La vera novità sta infatti nell’unione dei servizi cosiddetti location-based con la moda del social networking, per creare un servizio “a vero valore aggiunto”: il servizio di tracking di Loopt, infatti, offre la possibilità di condividere non solo la propria posizione, ma anche messaggi, foto, e altre informazioni con gli amici.

Attraverso la tecnologia GPS, l’applicazione aggiorna automaticamente la posizione dei contatti e mostra le informazioni sul display del telefonino, con tanto di alerts per notificare quando un amico è vicino.

 

Il business, secondo le previsioni, è molto promettente: se gli analisti hanno visto giusto, nel 2010 più della metà degli utenti mobili americani userà i servizi location-based, per un giro d’affari di 3,1 miliardi di dollari.

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