Italia
Con il convegno “Sviluppo Aerospaziale e strategie geopolitiche” si è aperto ieri, a Roma, presso
I saluti di Giuliano Beretta e il benvenuto di Paolo Dalla Chiara hanno, poi, introdotto una sessione affollatissima, sia per il numero degli interventi che per i partecipanti.
L’importanza della presenza nello spazio italiana ed europea per le strategie geopolitiche, per la ricerca in campo scientifico e tecnologico, e per i servizi al cittadino è stato il leitmotiv dell’incontro, che ha visto l’intervento di decision managers di diverse multinazionali dello spazio e di responsabili di progetti di agenzie spaziali.
L’ex presidente del Parlamento Europeo, Enrique Baron-Crespo, ha osservato come il trattato di Lisbona abbia tra i suoi temi, l’attuazione delle politiche spaziali mentre la raggiunta maturità delle istituzioni nelle decisioni riguardanti la spesa spaziale è stata confermata da Giuseppe Veredice, amministratore delegato di Telespazio, che ha anche confermato la grande importanza dei programmi duali per l’ottimizzazione della spesa per lo spazio.
Dopo avere espresso la significatività della scelta della città di Roma per questo importante appuntamento, Giorgio Zappa, direttore generale di Finmeccanica, ha sottolineato l’importanza e la insostituibilità degli investimenti pubblici nel settore spazio e ha manifestato la certezza che alleanze strategiche tra diversi partner e forme di integrazione industriale costituiscano il futuro modus operandi nei grandi progetti spaziali.
Tra queste alleanza strategiche Carolina Matarazzi, dell’ASI, ha descritto quelle che l’Agenzia Spaziale Italiana ha in atto sia all’interno di programmi ESA, sia come partner indipendente di NASA per la ISS, ma soprattutto la innovativa partnership con
Il
Programmi di difesa e sicurezza comuni in tutta Europa sono, secondo François Auque, CEO EADS, la chiave perché il nostro continente reciti una parte da primo attore nelle politiche mondiali.
Interessante, infine, l’intervento di Zvi Kaplan, Uzi Eilam e Hillel Lurie, dell’Agenzia Spaziale Israeliana, che hanno descritto l’esperienza dell’accesso allo spazio di Israele, condizionata da budget limitati, dalla esiguità del territorio a disposizione. Facendo di necessità virtù, Israele si sta specializzando nel lancio di satelliti leggeri, e ritiene indispensabile la sua indipendenza dal punto di vista tecnologico, pur cercando partnership internazionali di alto livello.
La manifestazione prosegue oggi con focus dedicati al Sistema Galileo, alla politica spaziale nella XVI legislatura, alla comunicazione televisiva indirizzata ai nuovi gruppi migranti, al Cinema digitale e alle sue prospettive di mercato.
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