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Le fonti di energia rinnovabile – come il vento e il sole – sono considerate indispensabili anche per quegli operatori tlc che vogliono estendere i loro servizi nelle aree rurali e in tutte quelle zone in cui l’energia elettrica non è disponibile.
Le energie rinnovabili rappresentano infatti l’alternativa più accessibile, sicura ed ecologica ai generatori a gasolio generalmente utilizzati per alimentare le stazioni base, i quali inoltre non sono allo stesso modo affidabili ed economici, dipendendo dai costi del petrolio, giunti ormai a livelli esorbitanti.
I grandi nomi delle telecomunicazioni mondiali sono dunque pronti ad adottare le fonti rinnovabili, sia per un maggior rispetto dell’ambiente che in un’ottica di risparmio sui costi e di riduzione del digital divide.
Nokia Siemens Networks, ad esempio, ha reso noto che a partire dal 2011 tutti i siti saranno alimentati da fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici e turbine eoliche saranno utilizzati per convertire la luce del sole e il vento in energia e fornire l’elettricità necessaria ad alimentare il sito.
“Le tecnologie che sfruttano l’energia solare e quella eolica sono ormai mature – ha spiegato Anne Larilahti, responsabile della divisione business sostenibile di Nokia Siemens – il loro costo operativo è quasi inesistente e gli investimenti iniziali richiesti stanno diminuendo”, tanto che un sito può ripagarsi nel giro di 2-4 anni.
Nokia Siemens Networks lavora alle fonti di energia rinnovabile dal 1981 e attualmente ha installato stazioni base a energia alternativa in circa 30 Paesi.
Ogni sito, comunque, è configurato nella maniera ottimale, in base alle condizioni ambientali: ci sono i siti alimentati a energia solare, quelli eolici, o combinazioni ibride.
“Vediamo un mondo in cui nel 2015 saranno connesse oltre 5 miliardi di persone, ossia 2 miliardi in più rispetto a oggi – ha spiegato Simon Beresford-Wylie, chief executive officer of Nokia Siemens Networks – L’impatto positivo per queste persone sarà enorme, ma vogliamo fornire soluzioni di connettività fissa e mobile che usino sempre meno energia, dotate di componenti riciclabili e in grado di limitare l’utilizzo di materiali sensibili dal punto di vista ambientale”.
Il maggiore impatto ambientale degli impianti di telecomunicazione deriva dal consumo di energia legato all’uso dei dispositivi. Minimizzare l’impatto delle soluzioni di rete e dei servizi, apportando allo stesso tempo vantaggi ai consumatori e agli operatori è l’obiettivo principale della strategia di NSN, che ha sviluppato sistemi in grado di abbassare il consumo dei prodotti attraverso il design ‘intelligente’ di reti e siti, la riduzione della misura dei prodotti per un trasporto e un’istallazione più efficiente, l’uso di software intelligenti e sofisticati servizi di take-back e riciclo.
In questo modo, spiega la società, il consumo di energia delle base station viene ridotto anche del 70%.
L’implementazione di soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale degli impianti in una grande città potrebbe equivalere all’eliminazione delle emissioni generate da 21 mila macchine all’anno.