Italia
Nell’ambito dell’Osservatorio sulla banda larga 2006, ThinkTel ha svolto una ricerca su di un campione di 1.003 piccole e medie aziende italiane – attive nei settori dell’industria, del commercio, dei servizi alle imprese, del turismo e dei trasporti – rappresentative delle imprese appartenenti alla fascia compresa tra 10 e 249 addetti.
La ricerca si compone di due parti: 1) diffusione ed adozione delle applicazioni basate sulla banda larga; 2) diffusione ed adozione delle Internet Business Solutions (IBS), su di un campione rappresentativo delle PMI italiane.
Le imprese sono state suddivise in quattro gruppi in funzione delle risposte fornite alla domanda sull’impatto di queste applicazioni sui ricavi e sui costi. Le imprese più virtuose, ossia le imprese che hanno esperito sia un aumento dei ricavi, sia una diminuzione dei costi sono il 29,5% del totale (R&C), le imprese che hanno riscontrato un aumento dei ricavi, ma non una diminuzione dei costi sono il 5,8% (R), le imprese che hanno osservato una diminuzione dei costi, ma non un aumento dei ricavi sono il 35,7% (C), mentre le imprese che non sembrano aver tratto benefici, in termini di ricavi e/o costi sono pari al 29% (N).
Diffusione ed adozione delle Internet Business Solutions – La seconda parte della ricerca si è focalizzata sulle IBS[1], ossia quelle applicazioni come il commercio elettronico, il customer relationship management, l’acquisto delle materie prime tramite internet, ecc. In particolare, l’attenzione è rivolta alle IBS a sostegno delle seguenti aree aziendali: Automazione della forza vendita; CRM\gestione del cliente (Customer development e e-marketing; Customer service & support); E-commerce; Finanza e Contabilità; Produzione; Ricerca e Sviluppo; Risorse Umane; Procurement\Supply Chain Management.
Dalla rilevazione è emerso che il 44,9% delle medie imprese italiane ha adottato almeno una IBS in una delle otto aree aziendali indicate più sopra. In particolare, di queste aziende, il 56,8% ha adottato una IBS, il 22,8% due IBS, l’11,3% tre IBS, il 3,3% quattro IBS, il 3,7% cinque IBS, l’1,1% sei IBS e l’1% sette o più IBS. Le aree aziendali in cui vi è stata la maggior adozione, tra le imprese che hanno adottato almeno una IBS, sono state l’automazione della forza vendita (tasso di presenza delle IBS del 17,7%) e la gestione del cliente (tasso di presenza delle IBS pari al 17,2%). Relativamente al trend di diffusione delle IBS, è stato chiesto alle imprese di esprimere la propria intenzione di adottare IBS nel periodo 2008-2011 per ognuna delle otto aree aziendali oggetto della presente ricerca. I risultati mettono in evidenza un trend positivo per le IBS a sostegno delle attività di gestione del cliente (le imprese intenzionate ad adottare sono il 29,8%). Seguono a distanza le IBS nelle seguenti aree: automazione della forza vendita (20,2%) e commercio elettronico (15,4%).
L’intenzione di adottare IBS nelle altre aree aziendali è inferiore al 15%.
In termini generali, l’incremento dei ricavi e il decremento dei costi derivante dall’implementazione delle IBS è pari, rispettivamente, all’1,2% e all’1,8%.
Nel caso in cui le imprese implementassero le IBS attualmente in corso di completamento o pianificate, l’incremento dei ricavi sarebbe pari al 2,4%, mentre il decremento dei costi corrisponderebbe al 5,1%. Infine, se si concretizzasse l’implementazione delle IBS la cui adozione è, in questo momento, solo probabile, l’incremento dei ricavi risulterebbe uguale al 2,8%, mentre il decremento dei costi sarebbe pari al 5,4%. Considerando complessivamente i tre stadi del processo di adozione, si avrebbe un incremento dei ricavi pari al 6,4% e un decremento dei costi pari al 12,3%[2].
La spesa in IBS nel 2008-2011 aumenterà per il 50,5% delle imprese, diminuirà per il 2,7% e rimarrà stabile per il 41,4%[3]. Per il 67,1% delle imprese che prevedono un aumento della spesa annua in IBS, tale aumento sarà maggiore del 20%.
Conclusioni e raccomandazioni – In termini generali, si può affermare le PMI italiane si trovano sul fronte dell’adozione e dell’uso delle ICT in una posizione di retroguardia rispetto a quelle tedesche, inglesi, francesi e spagnole.
L’indagine di ThinkTel dimostra che le connessioni a banda larga e le applicazioni più evolute utilizzabili grazie a essa, possono svolgere un ruolo determinante sul piano competitivo. In particolare si evidenziano significativi effetti sul piano:
– della diminuzione dei costi (soprattutto amministrativi e commerciali);
– dell’incremento della produttività individuale;
– dell’aumento dell’efficienza complessiva dei processi aziendali;
– dell’incremento dei ricavi (grazie in particolare alle applicazioni per il customer relationship management, il co-design e il supply chain management).
La concreta possibilità di conseguire tali effetti positivi a livello di competitività delle imprese (e quindi del sistema Paese) sembra tuttavia dipendere da processi di adozione dinamici (in termini di velocità di adozione e di incremento di banda dalla prima adozione), dall’utilizzo di applicazioni evolute e dalla implementazione di significativi cambiamenti organizzativi, quali ad esempio la flessibilizzazione dei compiti del personale operativo, l’intensificazione delle attività formative per lo sviluppo di competenze, l’attribuzione di una maggiore autonomia decisionale ai livelli manageriali intermedi. In sintesi, le nostre ricerche confermano numerose altre indagini effettuate a livello internazionale in cui si è in più sedi dimostrato che i vantaggi di adozione delle ICT sono maggiori se, e solo se, cambiano i modelli organizzativi delle imprese, trasformando i processi aziendali secondo una impostazione cosiddetta “net-ready”.
La ricerca condotta sul fronte delle IBS ha messo in evidenza l’esistenza di un nucleo di imprese virtuose sul fronte dell’adozione, del continuo miglioramento del proprio profilo digitale e del conseguimento di risultati economici positivi. Tali imprese si contrappongono a quelle che non dispongono di IBS e che non hanno intenzione di adottarle nell’immediato futuro (2008-2011). E’ emblematico, a questo proposito, il confronto tra i dati sull’intenzione ad adottare le IBS (per le imprese che non le hanno già adottate) e i dati sull’intenzione a rinnovare le IBS (per le imprese che le hanno già adottate): ogni IBS è caratterizzata da un’intenzione di rinnovo compresa tra il 28% e il 45%. Questo dato vale per le imprese che hanno già adottato almeno un’IBS.
[1] I dati su cui si basa il presente paragrafo sono stati raccolti, nell’ambito delle ricerca Think Tel “Digitaly”, durante il mese di luglio del 2007 attraverso la somministrazione di un questionario telefonico ad un campione di 304 imprese rappresentativo della popolazione delle 6.245 imprese italiane appartenenti alla fascia dimensionale tra 100 e 249 addetti. Il field di rilevazione dei dati è stato eseguito dalla società Freedata Srl, di Milano.
[2] Per impatto economico si intende, per i ricavi, il peso dell’incremento dei ricavi attribuibile alle IBS rispetto ai ricavi complessivi delle imprese (comprese le imprese che non hanno adottato IBS); per i costi, il peso del decremento dei costi attribuibile alle IBS rispetto ai costi complessivi delle imprese (comprese le imprese che non hanno adottato IBS). I ricavi e costi complessivi per ogni azienda sono stati desunti dall’ultimo aggiornamento di AIDA disponibile (Giugno 2007); quindi, se presenti; i dati erano relativi al 2006 altrimenti al 2005.
[3] Il 5,4% non sa o non risponde.